La televisione di Stato in un servizio del Tg1 ha parlato a proposito delle nuove misure di contenimento di covid imposte dal governo cinese a Wuhan di “controllo sociale della popolazione”. Nemmeno al Tg1 quattro casi di asintomatici giustificano l’isolamento per milioni di persone. Wuhan conta più di sei milioni di abitanti. Quello che non ci ha mai detto il Tg1 è che la Cina, un miliardo di abitanti, in due anni di pandemia ha avuto 5 mila morti di covid. Se le autorità cinesi mentissero sui dati, l’Oms non sarebbe affidabile consentendo una falsificazione di queste proporzioni. Altrimenti, bisogna pur chiedersi come è possibile che la Cina abbia saputo evitare una catastrofe umanitaria come quella verificatesi in occidente. I cinesi dispongono forse di una sanità più efficiente e migliore della nostra, nonostante fossimo stati proprio noi italiani a mandare mascherine a Pechino? Oppure l’isolamento, che è misura poliziesca, richiede un apparato militare più idoneo di quello che vige nei paesi occidentali? Vedi Shangai. Se uscivi con il coprifuoco, ti bastonavano, altro che multe.
Il lato più inquietante dell’esperienza covid è segnato dalla divergenza dei decessi accertati nei singoli stati. Il Giappone più piccolo della Cina e con una popolazione anziana come quella italiana ha avuto una mortalità nel primo anno di covid inferiore alle diecimila unità. Come mai nessuna autorità scientifica si preoccupa di spiegare la ragione di tali discrepanze? Dell’Italia stupisce che le formidabili misure adottate nel 2020 non hanno contenuto le morti. L’Inghilterra riottosa a prenderne e comunque mai severe come le nostre, ha avuto in proporzione meno morti di noi. Lo diciamo al professor Ricciardi che sostiene il contrario, ma il professore non distingue la popolazione inglese da quella complessiva della Gran Bretagna e scambia l’una con l’altra.
Se si guarda in proporzione alla popolazione, l’unico paese che ha superato in mortalità l’Italia, non di moltissimo, è il Brasile, dove non è stata presa nessuna misura di contenimento. Bolsonaro era un criminale? Piuttosto bisognerebbe chiedersi come si fa ad isolare un paese dove la popolazione si concentra nelle favelas. Dirle di stare in casa piuttosto che lasciarla uscire è lo stesso, anzi, forse è meglio farla uscire dove trova migliori spazi vivibili che nei propri appartamenti. L’Europa non ha le favelas ma con le banlieu parigine e le periferie popolari, impedire la circolazione di un virus diventa più difficile di quanto si potessero immaginare al comitato tecnico scientifico del governo Conte. Soprattutto quando causa la disoccupazione, dieci milioni, o la sottoccupazione, si vive in famiglie allargate e si moltiplicano i contatti. Perché mai stupirsi se si voleva mandare la polizia nelle case? Ringraziamo il dottor Gabrielli che ha avuto ancora un senso costituzionale del suo mandato e lo spirito repubblicano utile ad impedire un provvedimento degno della Gestapo. Ringraziamo il ministro Bellanova che ha sostenuto tali posizioni, pronta a dimettersi dal governo.
Il Terrore è uno strumento utile al consenso ma fino ad un certo punto. Oggi è il 9 Termidoro. Poi in Europa abbiamo avuto con l’Italia contiana, anche la Svezia, che ha ignorato qualunque misura di contenimento limitandosi a chiusure parziali per breve tempo. Anche i decessi in Svezia in proporzione sono stati minori di quelli avvenuti in Italia ed è inutile il raffronto della Svezia con gli altri paesi scandinavi, perché la densità della popolazione in Svezia ricalca le cifre degli Stati continentali. Ora è possibile che la popolazione anziana sia superiore nei paesi mediterranei rispetto a quelli nordici e che si abbiano maggiori fragilità. Ma al netto delle particolarità per cui ogni Stato può differenziarsi da un altro, dovrebbe essere evidente che la Cina non ha instaurato il lockdown per motivi scientifici, non ne aveva nemmeno particolare necessità. La Cina ha semplicemente scelto di esercitare un controllo maggiore su una popolazione che tendeva sempre di più all’indipendenza. La Cina è una società che si sviluppa e lo sviluppo incrina un regime dittatoriale. La Russia in cui la società è a dir poco stagnante non ha ritenuto necessario prendere particolari misure anticovid. Lo stesso ha fatto la Bielorussia, nonostante la popolazione abbia tentato di ribellarsi politicamente al regime, Lukacenko la invitava a giocare a hockey e a bere vodka, non c’è alcuno sviluppo economico in Bielorussia e anche in Bielorussia ci sono stati un terzo dei morti dell’Italia. Il cosiddetto Lock down è una misura politica degna di un regime oppressivo, minacciato da uno sviluppo economico impetuoso. È scientifico solo per riportare la popolazione nei ranghi. Se vuoi invece evitare la mortalità, migliora la sanità pubblica. Noi avevamo Arcuri che spendeva i soldi in monobanchi.
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