Il Segretario regionale PRI Emilia-Romagna e Responsabile nazionale Enti Locali PRI, Eugenio Fusignani, ha ricordato con una nota come i repubblicani intendano contribuire “da protagonisti alla costruzione di un’area laica, repubblicana, liberal-democratica e riformista, che rappresenti una proposta politica importante di centrosinistra”, utile al paese.
Fusignani ha aggiunto che “l patto federativo con Azione, che abbiamo promosso fin dal gennaio scorso, è il cuore di questo progetto: un’alleanza tra forze unite da valori comuni e da una visione condivisa sul futuro del Paese e, soprattutto, in politica estera che per Ugo La Malfa ha sempre rappresentato il discrimine sul quale costruire alleanze di governo. In questo senso non solo è utile allargare il progetto a PSI, +Europa, e alle forze liberarli e civiche, ma è fondamentale per le prospettive di una forza liberaldemocratica, europeista ed atlantista: ancor più oggi con i venti di guerra che incombono”.
Fusignani considera dunque un errore “l’ostracismo a Italia Viva, perché per costruire non bisogna mettere veti né ai partiti né alle persone”.Il Pri lavora in Emilia Romagna, ha detto Fusignani, “perché le liste che presenteremo in Regione non escludano nessuno. Se vogliamo che questo passaggio elettorale sia quello decisivo per costruire una proposta che guardi alle prossime amministrative ravennati senza veti di alcuna natura da parte di tutti e, più avanti, alle politiche del 2027”.
Fusignani ha poi concluso dicendo che “questo è ciò che cercheremo di mettere in pista in Emilia-Romagna, sperando che la nostra regione possa diventare un vero e proprio laboratorio nazionale che lavori non per semplici cartelli elettorali che servono solo a vincere un’elezione, ma per varare un vero e proprio progetto politico che si strutturi con una lungimirante visione, recuperando un ruolo politico imprescindibile per il buon governo di comuni, regioni e paese”.
Dobbiamo renderci conto che fino ad oggi con la sinistra abbiamo perso la fiducia sia dei cittadini che con il mondo. Oggi non esiste più o non dovrebbe esistere più la sinistra e la destra. I Repubblicani hanno sempre operato in questo senso, non possiamo avere Governabilità come in passato che durano pochi mesi. Questo è il vero problema della sinistra perchè non è mai stata laica nel senso dello Stato e questo è il primo nodo da sciogliere. Ricordando la provenienza degli interlocutori dobbiamo stare molto attenti.