Nel caso in cui qualcuno la pensasse come il presidente ungherese Orban, ovvero che le direttive dell’Unione europea sono peggio di quelle dell’Unione sovietica, abbiamo un’ottima notizia. L’Unione europea non possiede carri armati, per la verità non possiede nemmeno un’armata a cavallo. L’adesione all’Unione europea è libera. Se uno vuole andarsene, se ne va, quando vuole, vedi l’Inghilterra ed il grande successo ottenuto con la sua mossa brillante. E l’Inghilterra adagiata sull’Atlantico ha dominato il mondo intero per tre secoli abbondanti.
L’Italia non è sull’Atlantico ma almeno ha la fortuna di non essere un paese pianeggiante di 92 mila chilometri quadrati come l’Ungheria, intrappolato fra la Romania, l’Ucraina, la Slovenia, la Slovacchia. Cosa caspita volete che faccia l’Ungheria, è il cuore dell’Europa orientale, o il ventricolo sinistro di quella centrale, anche se non lo vorrebbe. L’Italia invece si stacca dal continente, si prolunga sul Mediterraneo, dispone di formidabili frontiere naturali. Non c’è davvero nulla geograficamente che la obblighi a restare legata all’Europa se non un lembo di terra, tanto che l’onorevole Bossi, quando il governo Prodi Veltroni non sapeva se entrare o non entrare nell’euro, voleva farci entrare la sola Lombardia. Che il resto del paese andasse pure a ramengo con Prodi e Veltroni.
Le eccellenti relazioni stabilite dal governo italiano di oggi con quelli tunisini. libici ed egiziani, e la giusta fantasia, consentirebbero di dar vita ad una nuova confederazione di Stati del Mediterraneo. Si potrebbero discutere nuove regole, nuovi leggi, spendere persino i soldi del Monopoli, senza dover ogni anno mandare rapporti alla tediosa Commissione Ue, tanto più che nemmeno la si è votata. L’Italia potrebbe formare una nuova commissione mediterranea, in cui subito il ministro Fitto troverebbe un posto adeguato al suo rango e non ci sarebbe nemmeno più il problema dello ius scolae sollevato da Forza Italia per la cittadinanza. Siamo tutti magrebini.
Pensare che il partito repubblicano ha speso una vita nel secolo scorso per portare l’Italia all’interno della Comunità del carbone e dell’acciaio e poi nello Sme. Viste le resistenze che vi furono ad ancorare un paese derelitto al resto di quelli occidentali evoluti, ci si doveva pur immaginare, un qualche riflusso contrario. Adesso vogliono fare lo Stato palestinese? Guardate che non esiste Palestina senza Roma, eccoci.
La lezione del Mondo di ieri, è che quello non ritorna più. Valeva per Stefan Zweig, ricordato da Goffredo Buccini sul Corriere della Sera di venerdì scorso, come per tutti noi. La particolarità è che Sefan Zweig, con tutta la sua formidabile cultura poliglotta, si rifiutava di comprendere il mondo di domani, non riusciva nemmeno ad immaginarselo. Se si ascoltano le parole del ministro Giorgetti, al Meeting di Rimini, altrettanto. Il ministro vuole battersi per un’Europa diversa da quella uscita dalle urne? Legittimo, ma non escluda che in questa lotta non precipiti verso i paesi africani di cui pure non sembra apprezzare la popolazione e le usanze. Capiamo che il governo nel momento nel quale non si ricomprende più nella Commissione di Bruxelles abbia perso completamente la bussola, da qui il discorso senza capo ne coda proferito da Giorgetti. Poi siamo a fine agosto, c’è un clima di vacanza, il presidente del Consiglio è persino sparita per tutelare la sua privacy, il povero Giorgetti magari voleva starsene in canotta al mare e non essere obbligato a confrontarsi con il Governatore della Banca d’Italia. In ogni caso, comprendere quale sarà la sua idea sul futuro del paese, è semplice. Se il documento economico che presenterà a breve alla Commissione conterrà misure per rientrare dal debito, come ha già fatto la Grecia, che ha solo un futuro occidentale davanti a sé, non sarà mai africana la Grecia, l’Italia cercherà di tenersi con i denti e con le unghie aggrappata al suo passato europeo. Altrimenti con Salvini e Vannacci si troverà benissimo dall’altra parte del Mediterraneo, basta pensare che i tratti somatici di Vannacci sono la copia sputata del vecchio presidente algerino Ben Bella, altro che di caucasico bianco. Per gli europeisti, pazienza. Valicheranno le alpi, non che non sia già successo. Altrimenti si daranno da fare in fretta per dare una lezione a questo governo tale da disarticolarlo. Forza Italia potrebbe ancora salvarsi.