“Quale futura fattibilità del repubblicanesimo”? Questo è stato il tema che lunedì 20 Marzo a Napoli presso il Centro direzionale isola F 11, si è discusso, con grande successo, tra simpatizzanti Repubblicani, valutando appunto, quale identità dare al PRI Napoletano. I lavori sono stati aperti dal commissario provinciale Carmine Pezzullo che ha presentato la sua relazione. “Il repubblicanesimo ha la reputazione di essere un’antica teoria della politica, ma può essere allo stesso tempo un punto di partenza per un dibattito attuale”. Negli ultimi anni, dichiara Carmine Pezzullo, si può osservare una forte attenzione verso il rinnovamento della esperienza repubblicana. Tuttavia, continua il commissario provinciale, questo solleva immediatamente la questione: fino a che punto la comprensione repubblicana della politica è adatta ad essere trasferita nel contesto delle società contemporanea complessa, in forza del suo ingombrante bagaglio storico. Continua Pezzullo, è giunto il momento di formulare ognuno con le proprie forze, e con le proprie competenze, un pensiero repubblicano aggiornato, che possa contribuire al superamento della limitatezza delle analisi proposte dai due schieramenti della sinistra e della destra, che nello sviluppo attuale sono largamente inadeguate in proposta complessiva. Non deve sembrare, sottolinea Pezzullo, che questa nostra posizione sia equidistante, in quando abbiamo ben presente che la nostra esperienza si è sempre sviluppata nell’ambito dell’area progressista e riformista, pur volendoci interrogare su quale parti del bagaglio della nostra esperienza storica culturale può meglio affrontare il processo di integrazione e in che modo la prospettiva repubblicana, differente da altri approcci democratici-teorici, debba dialogare per una sintesi efficace. Continua il commissario provinciale, per confermare un nostro ruolo da protagonisti, ci interessa guardare alla futura Europa come concerto delle migliori intuizioni che le forze che l’hanno costituita, avevano all’origine immaginato. Aggiunge ancora, con un occhio più attento alla attualità politica, nei tempi attuali si corre il rischio di scivolare in una decadenza irreversibile per il troppo attaccamento allo spirito di parte; lo spirito Repubblicano ha sempre saputo coniugare l’interesse generale valorizzando le politiche fattive per il mondo del lavoro, sempre indicando ai giovani i grandi traguardi culturali e sociali, e verso un orizzonte di un internazionalismo democratico”. Prosegue quindi il leader napoletano repubblicano: “Non abbiamo più molti margini di sperimentazione: Non vanno sprecate energie e opportunità per inseguire illusori vantaggi di parte. La lezione maturata ci è quanto mai presente. Siamo sempre più convinti che il potere per il potere conterà sempre meno, e conterà dipiù una parola detta discretamente, rispettosa e rispettabile. La lezione crociana per ultima ricapitolata nel lavoro del nostro Galasso può dare al Pri Napoletano quel respiro di grande attualità e prospettiva. La crisi della globalizzazione e del policentrismo confliggente, quasi sfociata nella guerra sempre più mondiale, troverà una risposta in un concetto semplice: ilmondo che verrà, se verrà, non può che essere diverso dall’attuale, così regolato dal presente equilibrio di poteri confliggenti. Le risposte delle forze politiche alla complessità, sono ricercate sempre più spesso nel sostegno populistico, con venature drammatiche nazionalistiche, che si si contorce in sé nelle limitatezze delle risposte”. Precisa ancora Carmine Pezzullo, “un neo umanesimo liberal sociale d’altronde potrà imporsi se risponde a due problemi primari: la tutela del bene comune, da curare con un ecologismo utile per una difesa della nostra unica terra, e l’accesso paritario ai mezzi di sussistenza, da governare con un processo globale, basato su una reciproca responsabilità. Solo chi governerà questi due macro problemi con risposte valide avrà modo di trovare il consenso necessario per quella egemonia della politica utile al progresso dell’uomo, sapendo che per queste politiche come per tutto serve un di più di cultura”.
I candidati del Pri nella lista Riformisti Emilia Romagna Futura
Questi i candidati del Partito repubblicano italiano che si presentano nella lista "Riformisti Emilia Romagna Futura" al voto del 17...