“Il Consiglio nazionale del Pri riunito a Forlì il 30 settembre 2023, ascoltata la relazione e la replica, del segretario nazionale Corrado De Rinaldis Saponaro le approva.
Il partito repubblicano italiano si riconosce pienamente, per la sua storia e la sua cultura, nell’area riformatrice del paese. I temi programmatici che abbiamo portato avanti dalle elezioni politiche del 2018 ci mantengono distanti dall’attuale governo di centrodestra, di cui possiamo solo apprezzare la politica filo atlantica e la difesa del sistema occidentale nel suo complesso, espresso con il sostegno all’Ucraina. Per il resto il governo sembra in totale confusione e costretto a scalare una parete di vetro. Lo aiuta l’incapacità delle opposizioni di cogliere le istanze della crescita economica e dello sviluppo. Destra e sinistra si sfidano in chi è disposto a fare più debito pubblico. Il modello virtuoso che si è verificato nell’Emilia Romagna guidata dal presidente Bonaccini, non ha trovato seguito alcuno a livello nazionale nella proposta del pd.
Il partito repubblicano avversa l’autonomia differenziata che comporta un’ulteriore spinta alla divisione del paese. E’ contrario alla Flax tax che oltre a creare dei problemi di cassa, comporta implicazioni costituzionali che non possono essere ignorate. Il Pri non sosterrà riforme costituzionali volte a ridurre i poteri del Parlamento propri della vita repubblicana. Il Consiglio nazionale del Pri ritiene di ritornare ad un pieno sistema proporzionale con sbarramento, rintroducendo le preferenze e si riserva di intraprendere una campagna referendaria. Gli eletti lo siano del popolo e non dei nominati. Il modello tedesco del cancellierato può essere considerato come l’unica riforma rispettosa della nostra identità istituzionale.
La stella polare del partito repubblicano rimane l’atlantismo e l’europeismo atlantico, il rafforzamento dell’occidente temprato dai fondamenti democratici dell’illuminismo e dall’evoluzione dei sistemi industriale e del progresso dell’uomo. L’intero Mediterraneo deve essere considerato all’interno di questo spazio politico economico culturale, in continuità con i valori fondativi stessi del nostro movimento politico e le sue più alte ispirazioni. Il Mediterraneo è la culla stessa della civiltà occidentale, i cui principi vanno tutelati da tutti i paesi democratici europei. Questo era il messaggio congressuale della Nuova Era. Innova l’Italia che abbiamo indirizzato a tutte le forze politiche che non comprendono come l’evoluzione degli scenari internazionali possa determinare un regresso dell’Italia, dell’Europa e dell’Occidente. Si mantiene un primato ed un ruolo guida solo se capaci di innovarsi e riformarsi.
Il partito repubblicano sarà impegnato per le prossime europee in alleanze compatibili con l’area repubblicana ritormatrice. Il primo interesse del Pri sarà quello di arginare il rigurgito delle destre populiste europee.
Il Consiglio nazionale del Pri sostiene la riconferma della presidenza von der Layen che è stata interprete della necessità di superare le distanze fra sub e nord dell’Europa. Il Consiglio nazionale ha apprezzato l’incarico della presidente von der Layen, affidato a Mario Draghi per la rideifinizione delle politiche di competitività europee.
Draghi ha scritto il mese scorso sul ‘Economist, “le strategie che nel passato hanno assicurato la prosperità e la sicurezza dell’Europa, affidandosi all’America per la sicurezza, alla Cina per l’export e alla Russia per l’energia, sono diventate insufficienti, incerte o inaccettabili”, mentre sul fronte delle politiche di bilancio “tornare passivamente alle vecchie regole sospese durante la pandemia sarebbe il risultato peggiore possibile”. Sono questi i contenuti del congresso repubblicano dell’anno scorso che il Consiglio nazionale riunito oggi conferma e continuerà a portare avanti”.
Approvato all’unanimità il seguente ordine del giorno, “Il Consiglio Nazionale del Pri delega il segretario nazionale alle trattative con forze politiche di area democratica e riformatrice per la presentazione delle liste alle prossime elezioni europee con la presenza del simbolo dell’Edera”.