il commento più rilevante sulla convention, o quello che era, organizzata a Firenze dal senatore Salvini lo ha fatto il collega Antonio Polito in un video sul Corriere della Sera. Polito parla di un “Papeete di inverno”, tale per il quale Salvini elabora una strategia di politica internazionale capace di mettere in crisi il suo stesso governo.
Cioè niente di particolarmente inedito, considerato i precedenti. E Polito ricorda giustamente, basterebbe il caso di Sigonella a sua dimostrazione, che i governi cadono anche per la politica estera. Elaborato il postulato, ecco il teorema di Polito, il presidente Meloni dovrà concordare con Scholze e Macron il nome del prossimo presidente della commissione europea e si troverà in rotta di collisione con Salvini.
C’è però anche un corollario, sarebbe ridicolo e lesivo della credibilità dell’Italia, spiega sempre Polito, se una volta concordato un nome con i leader di Francia e Germania, ci si comportasse diversamente. E proprio questo, vista la formidabile agilità mostrata negli anni dal presidente del Consiglio, non andrebbe escluso affatto, il cadere nel ridicolo.