È stato pubblicato qualche settimana fa, per Nino Aragno Editore, un bello studio di Georg Simmel su Il segreto e le società segrete. Simmel è un filosofo, considerato oggi uno dei papà della sociologia, con Durkheim e Max Weber. Aragno ha in catalogo Il conflitto della civiltà moderna e il Diario postumo (curato da Massimo Cacciari).
Al centro della riflessione, la passione del segreto. Che non è da intendersi nel senso di ‘clandestino’, ma di non rivelato. Il segreto è un segreto teoretico, che attraversa la storia dell’uomo e si manifesta attraverso le sue espressioni culturali La si chiamava ‘philosophia perennis’, perché la verità si è sempre espressa nel mondo. Si tratta, appunto, di raggiungerla, in un ‘possesso’ che se non è sempre unico e definitivo è almeno teleologico. La ricerca del segreto delle cose e del mondo è cioè l’obiettivo ultimo della nostra ragione: saper mettere le cose al loro posto e avere un’idea precisa sulla propria origine e il proprio destino. Le società iniziatiche sono questo: strutturate in gradi, guidano l’uomo ad una progressiva ‘Bildung’, una presa di coscienza, una ‘chiarificazione’. La via realizzativa occidentale non è immediata, non ha quello slancio mistico di contatto con l’assoluto tipico per esempio in Oriente. La via è invece mediata da strutture che possono essere conosciute, comprese, in questo la Sapienza è anche Saggezza. Per Simmel la Massoneria è allora un’aristocrazia dello Spirito. Ed è una chiesa laica della filosofia. Se la religione è la risposta, la Massoneria è un mettere a fuoco le domande. Il dogma rischia di essere morto cadavere, se non è vivificato dalla comprensione.
Certo, Simmel purtroppo non aggiunge altro, il tema è stato sviluppato meglio da molti Maestri occidentali, e dallo stesso Hegel. Ma l’importanza sta nell’aver colto la dimensione sociologica di una élite di pensiero, uno slancio oggi perduto dalla stessa filosofia che si trova ormai priva del suo compito principale. La filosofia non è più sacro fuoco, inquietudine esistenziale, è chiacchiera, erudita, ma inutile. Materiale per impiegati dello spirito. Una “filastrocca di opinioni” con cui puoi fare la mens fervida nei social ma che è buona anche per un concorso pubblico, perché va bene il salotto televisivo, ma vuoi mettere la comodità di un posto fisso?
Foto Sacerdotessa e sacerdotessa dell’antica Grecia | Mark Cartwright (CC BY-NC-SA)