In occasione del 75esimo anniversario della Nato. il presidente statunitense Biden ha detto che nello scontro fra Russia ed Ucraina, prevarrà l’Ucraina e non la Russia, perché nei prossimi mesi la Nato fornirà tutte le armi necessarie all’Ucraina per difendersi e sconfiggere i russi. Nemmeno il Cremlino può permettersi di discutere della differenza di potenza di fuoco fra la Nato e la Russia, altrimenti ci sarebbe ancora l’Unione sovietica.
Mai qualcuno pensasse che l’Unione sovietica avesse avuto un qualche scrupolo nell’ iniziare una guerra atomica sapendo di poterla vincere, non ha capito cosa è stata l’Unione sovietica e soprattutto la ragione del perché si è dissolta.
Disgraziatamente Il problema ucraino è molto delicato, in quanto queste armi promesse sarebbero dovute essere in mano a Kyiv almeno un anno fa, quando ancora stanno lì ad aspettarle. Poi ci sarebbe una subordinata, ovvero la capacità di utilizzo di queste armi molto sofisticate da parte di un esercito che pure è stato improvvisato in fretta e furia causa un’ aggressione e che non è specializzato come ad esempio l’esercito statunitense o britannico e nemmeno come quello francese. Infine, resterebbe un’ incognita sulle prospettive future, per cui se davvero l’Ucraina sconfiggesse la Russia grazie a questo potenziale straordinario messo a sua disposizione, l’Ucraina diverrebbe potente più di qualsiasi altro singolo paese Nato sul continente europeo e l’Ucraina non fa parte della Nato e fino all’altro ieri era nel patto di Varsavia.
In questa occasione, l’Italia come il presidente Biden, ha espresso posizioni encomiabili grazie all’intervento dell’onorevole Meloni, giunta al vertice dell’Alleanza Atlantica ed anche e fa molto piacere, con quello del presidente del Senato La Russa. L’onorevole Meloni ha detto che chi oggi parla di pace non si rende conto di cosa significa la decisione presa a tavolino di colpire deliberatamente un ospedale pediatrico, cioè una strategia di sterminio applicata già all’infanzia, mentre il presidente La Russa ha aggiunto che l’Italia sarà a fianco dell’Ucraina senza riserve. Questi bellissimi discorsi andrebbero fatti al loro alleato di governo, l’onorevole Salvini, il quale ha appena formato un gruppo nel parlamento europeo il cui unico senso è quello di contrastare ogni forma di sostegno all’Ucraina.
Come possa un governo avere un partito schierato con Biden e un altro con Orban, davvero non si capisce. Soprattutto la credibilità europea di questo governo su cosa poggerebbe? Vi sarebbe da credere che chi lavora di giorno con un proposito si trova chi di notte disfa quanto è stato fatto per sostenerne uno opposto. Se l’onorevole Meloni e il presidente La Russa vogliono disporre di una autentica statura politica devono rinunciare a schemi triti e ritriti e formare un governo con le forze politiche che ritengono una priorità assoluta, non il premierato o l’autonomia differenziata, ma la difesa della libertà e della vita di un intero popolo minacciata dalla prepotenza russa che oramai sta per superare la Germania nazista nel secolo scorso. Già il ministro Crosetto la pensa come Salvini, non colpiamo i russi nel loro territorio. Diamogli delle fionde agli ucraini al posto delle armi di Biden. Almeno risparmiamo.
Il governo italiano, invece di stare a contare chi è di destra o chi di sinistra, anche perché forse non se n’é accorto ma ci sarebbe da restarci freschi, dovrebbe preoccuparsi di collaborare con tutti i governi che condividono questo stesso obiettivo di difesa armata dell’Ucraina, la questione europea per eccellenza. Altrimenti dispiace, Meloni e La Russa chiacchierano a vuoto e considerati frangenti tanto delicati, la gente muore e noi non facciamo niente, le sole parole suonano piuttosto sgradevoli.
Galleria della presidenza del Consiglio dei Ministri