Tutti coloro che si esercitano costantemente nello spiegare che la democrazia non si esporta con le armi, hanno un qualche problema serio di interpretazione storiografico. Senza lo sbarco alleato dei sei giugno del 1944 in Normandia, successivo a quelli avvenuti in Italia l’anno precedente, l’intera Europa sarebbe rimasta sotto i talloni di Hitler e Mussolini. Non solo le armi, quindi, anche le truppe sono necessarie per esportare la democrazia che in Europa era stata letteralmente cancellata dai successi del fascismo. L’intervento statunitense ha consentito all’Unione sovietica di resistere e passare alla controffensiva e all’Inghilterra di non capitolare come la Francia, o perire. La controprova viene data dall’esperienza spagnola dove una dittatura che aveva avuto l’abilità e la spregiudicatezza di barcamenarsi, si concluse solo con la morte di Franco, ben trent’anni dopo la fine della guerra. Nessuna nazione aveva esportato la democrazia nella Spagna falangista. furono i generali insorti a sopprimere quella che si era affermata pacificamente con la crisi della monarchia.
Il problema della esportazione della democrazia è dibattuto sin dalla fine del ‘700, quando nella Francia rivoluzionaria c’era chi convinto, Robespierre, che i popoli non amavano i liberatori in armi. Infatti quando la Francia superò con i suoi eserciti i confini naturali, venne presto identificata come un conquistatore qualsiasi. Resta solo da capire come sarebbe stato possibile, per paesi come l’Italia o la Polonia, liberarsi dalla dominazione austriaca o russa. La stessa Francia repubblicana rimase comunque obbligata a combattere oltre le sue frontiere per non venire schiacciata rapidamente come avvenne nel 1815 e quando si ricostituì in Repubblica, nel 1870, nuovamente venne attaccata nel 1914 prima e poi nel 1941.
Bisogna ancora trovarla una qualche democrazia che non sia stata esportata o ottenuta con le armi, dal momento che nessuno Stato è governato da filosofi che decidono quale sia il regime migliore per il popolo. Il regime migliore è quello in cui comanda chi ha preso il potere che poi difende a costo della tirannide. Rousseau riteneva che in tutta la storia precedente vi fosse stato un solo regime democratico nella Roma che aveva cacciato i Tarquini. Poco tempo e la Repubblica si diede delle leggi per concentrare il governo nelle mani di una classe abbiente, gli equites. Appena la plebe ne contesta il privilegio, si arriva alla guerra civile. La prima democrazia contemporanea, quella americana, si impose con una guerra di indipendenza contro la colonizzazione inglese. Nella storia europea la democrazia nasce come Minerva dalla testa di Giove, con lancia ed elmo che difendono la saggezza, Altro discorso poi che con le armi e la guerra, le cose non possano peggiorare, quali fossero le migliori intenzioni. La cultura araba non ha nessun interesse alla vita democratica, cosa che si comprese fin dal crollo dell’impero ottomano. La rinascita della democrazia europea invece non è stata solo dovuta allo sbarco in Normandia. Il piano Marshall, ovvero gli investimenti ed il libero mercato, fu decisivo quanto i marines. L’Unione sovietica che ha voluto fare da sola si è schiantata in meno di cinquant’anni e la Russia non è diventata democratica, anzi, aggredisce le terre altrui come aveva sempre fatto nei secoli precedenti, convinta che tutto le appartenga. Suvorov arrivò nella russa Milano e trovò pure che gli baciò le mani. Al Cremlino ancora si commuovono al ricordo.
Può non piacere, ma la democrazia in Europa si afferma con una guerra capace di assicurare un periodo di pace a cavallo di due secoli che mai si era conosciuto sull’intero continente. Dire che la democrazia non si esporta con le armi, è sostanzialmente un anacronismo, se non proprio una mistificazione, dal momento che senza armi non c’è nessuna democrazia nella storia dell’universo mondo. Soprattutto, una democrazia disarmata che non è pronta a combattere e a sacrificarsi per i suoi valori, abbiamo anche l’esempio, per quanto possa essere stato breve, della Resistenza, è destinata a soccombere rapidamente.