Con l’opposizione che si comporta in Aula come se fosse al teatro di strada con tanto di guitti che impazzano per fermare l’attenzione dei passanti, sarà difficile far sopravvivere la Repubblica parlamentare. Se lo spettacolo è quello offerto, cartelli, scene isteriche e mimi, perché mai la maggioranza non dovrebbe avanzare una riforma che di fatto surroga il parlamento con l’elezione diretta del presidente del Consiglio? Può essere che il presidente del consiglio si dimostri più serio del Parlamento< visto ieri. Grazie alla performance indecente delle opposizioni al governo possono sfregarsi le mani. Di sicuro qualche voto in più al premierato presso i cittadini sbigottiti lo troveranno. C’è in ballo il futuro della Repubblica parlamentare e le opposizioni si lasciano andare all’avanspettacolo.
Chi invece non si lasciava andare a gesti inconsulti tanti erano che non ce n’era bisogno, ha pensato bene di dare una magnifica lezioncina su come tutti i paesi evoluti, l’America, l’Inghilterra , la Germania abbiano un salario minimo e che il salario minimo non solo è indispensabile al decoro della vita del lavoratore, ma anche fornisce la base per rialzo dei salari. Allora non si capisce, se il salario minimo è questa manna celeste, perché le opposizioni quando erano al governo dal 2014 al 2018, e e dal 2019 al 2021, cioè solo due anni fa non l’abbiamo proposto loto il salario minimo. Il ministro dell’Industria del governo Renzi avrebbe potuto dire, ecco la soluzione per rendere dignitosa la vita dei lavoratori, Il presidente Conte che decretava sui congiunti poteva inserire di straforo, come fece con Ischia, il salario minimo. Perché la Cgil di Landini ha firmato contrati di lavoro a 5 euro, quando poteva strapparli in faccia ai padroni? Non si capisce il senno di poi, imputare agli altri di non fare quello che non hanno fatto nemmeno loro. Per lo meno si rispetti il parlamento dove appunto si è chiamati a parlare non a fare le marionette.
D’altra parte di colpi alla autorità del Parlamento ne sono stati dati di infiniti da quando venne votata la correzione dell’articolo 68 nel 1993, sino alla riduzione del numero dei parlamentari In un paese che ha incrementato della metà la popolazione del 1948. Perché mai stupirsi che si voglia dare il colpo di grazia con una riforma che elegge direttamente il capo del governo? Chi vi si oppone lamenta che in questo modo si riducono i poteri del capo dello Stato, che per la verità non detiene alcun potere e che se mai ne detenesse, potrebbero benissimo essergli tolti. Una repubblica parlamentare può anche essere anarchica, in Francia nel 1793 non c’era ne presidente, né un capo del governo, c’era un comitato di salute pubblica. Nel 1795, tre direttori, ma sempre c’era un Parlamento. Solo con il consolato si ridusse il ruolo del Parlamento e riducendo il ruolo del Parlamento non c’è necessariamente la stabilità e l’autorevolezza. Potrebbe esserci anche la tirannia. E quando uno dà una immagine del Parlamento come quella offerta nella giornata di ieri, qualcun altro cova il desiderio di vedere sorgere un tiranno.
Demaine de VIzile Musée de la Révolution Française
Formidabile come al solito il fondo di Riccardo sul declino del parlamento. Con la p ( tristemente ) sempre più minuscola .