Mentre in Italia si discute dei titoli culturali di Fabio Fazio, l’Academy Spadolini riuniva alla Sala Cenacolo di Montecitorio, la sede della Camera dei Deputati, esponenti del mondo accademico e politico. Il convegno “Spadolini dal presente al futuro” proprio per indicare la necessità di riannodare i destini di cultura e politica. Il generale Leonardo Tricarico ha ricordato il ruolo di Spadolini di ministro della Difesa, svolto per il rafforzamento dell’area euro atlantica, il fondamento stesso della cultura democratica in occidente, minacciato oggi dalla Russia in Ucraina. L’Academy Spadolini si avvia così a celebrare ad un anno di distanza dal trentesimo anniversario dalla scomparsa di Spadolini, anche il centenario della sua nascita che cadrà nel 2025. Un margine di due anni utile a ripercorrere la vita del leader repubblicano attraverso tutti i temi che affrontò durante gli anni passati al governo, alla guida del Pri, alla presidenza del Senato. Il costituzionalista Tommaso Edoardo Frosini, che ha ricordato Spadolini come il primo a porre la questione della riforma costituzionale in Italia. Luigi Tivelli presidente dell’Academy ha sottolineato come per Spadolini la questione delle riforme imponesse innanzitutto un metodo repubblicano: «Bisogna eleggere un’assemblea costituente con poteri redigenti e composta da persone capaci, non dilettanti». Il riferimento – senza troppi giri di parole – è diretto al governo in carica.
La registrazione dell’evento è disponibile sul sito dell’Academy e in archivio su Radio Radicale. La Voce Repubblicana media partner.