Desidero rispondere agli amici Sanna e Chioccarello per avermi stimolato a riflettere su un tema di fondamentale importanza per il futuro dell’Europa e del nostro partito.
La loro domanda riguarda la mancata attuazione della Carta Costituzionale degli Stati Uniti d’Europa, un tema su cui, come giustamente sottolineato, occorre fare un’analisi approfondita.
La mancata entrata in vigore di quella Carta è frutto di una serie di resistenze politiche, tanto all’interno degli stessi Paesi fondatori dell’Unione Europea quanto a livello globale.
Il nostro Paese, purtroppo, non è stato mai davvero promotore di una visione federale dell’Europa, sebbene fosse tra i primi a sostenerne la creazione.
Alcuni Paesi, spaventati dalla cessione di sovranità, rimasero contrari, e con loro il nostro Paese, che non seppe spingere abbastanza per una vera trasformazione dell’Europa.
Oggi più che mai, credo che sia essenziale tornare a riflettere sull’importanza di dare vita agli Stati Uniti d’Europa.
Non basta più una mera unione economica, ma serve un’unione politica, che ci permetta di affrontare le sfide globali in maniera unitaria.
L’Europa deve essere in grado di competere come una vera potenza politica ed economica mondiale, e per farlo deve essere una federazione, non solo un mercato comune.
In merito alla situazione del nostro partito, voglio esprimere un sincero riconoscimento alla Segreteria Nazionale e al nostro segretario Corrado De Rinaldis Saponaro per l’impegno che mette nel tenere alto il nome del PRI.
La politica del nostro partito non è mai stata immobile, anzi, è sempre stata attiva nel portare avanti temi importanti e sempre attuale nel dibattito politico.
Non dobbiamo confondere il “letargo politico” con un sistema che, purtroppo, si è reso incapace di affrontare davvero i temi cruciali per il futuro, preferendo a volte il fascino degli slogan alla riflessione profonda.
Il PRI sta cercando di risvegliare l’Italia da questa stagnazione, portando avanti con forza le idee concrete e la visione di un’Europa unita e federale che da sempre contraddistinguono il nostro partito.
Ringrazio quindi Sandro Sanna e Claudio Chioccarello per la loro riflessione e ribadisco che il PRI ha ancora molto da dire e, soprattutto, da dare alla politica italiana ed europea, specialmente in questo momento storico così delicato.