giovedì, 30 Marzo 2023
  • Login
LA VOCE REPUBBLICANA
Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Editore: Partito Repubblicano Italiano
  • Home
  • Attualità
    • Guerra in Ucraina
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Economia
  • L’editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
    • Guerra in Ucraina
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Economia
  • L’editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
No Result
View All Result
LA VOCE REPUBBLICANA
No Result
View All Result

Se ora a Putin gli esplode pure la Georgia

Riccardo Bruno di Riccardo Bruno
11 Marzo 2023
in L'editoriale
0
Condividi su FacebookTwittaCondividi su WhatsApp

E’ difficile credere che i russi pensino davvero, come pure ha detto il ministro Lavrov, che le proteste in Georgia siano “orchestrate” dall’intervento di agenti occidentali, perché, altrimenti, non avrebbero mandato i carri armati a Tbilisi nel 2008. Senza l’intervento militare russo di quei giorni, la Georgia avrebbe chiesto l’adesione all’Unione europea da più di 10 anni. Il solo fatto che i russi continuino ad interpretare tutti i loro problemi come causati da interferenza straniera, che la loro narrazione non metta mai in questione il proprio di operato, denunzia per lo meno una qualche lacuna. Tutti possono sbagliare al mondo, tranne i russi. Persino Stalin che era georgiano, per l’appunto, aveva doti maggiori di autocritica dell’attuale cricca del Cremlino, sempre più lontana dalla realtà. Eppure dovrebbero toccare con mano come, dopo l’aggressione all’Ucraina, l’ottusa brutalità dimostrata, spinge ogni stato confinante a guardare con preoccupazione anche alla più misera forma di indipendenza manifesta. Persino la Bielorussia si sarebbe rivoltata contro Mosca, non ci fosse stata la spietata repressione del 2020. Lavrov non lo ricorda, ma Lukashenko si, eccome, tanto da non aver nessuna intenzione di impegnare truppe che gli servono per controllare il suo territorio in una guerra assurda in Ucraina. Figurarsi cosa potrebbe poi ancora accadere in Azerbaijan. Putin sta lì a cercare di tenere in piedi ponti sul mar Nero, ed ecco che gli crollano quelli nel mar Caspio. La vasca da bagno di casa.

Putin e la sua cerchia non riescono ad accettare l’idea del perché l’America abbia diritto ad un impero con più di 50 Stati e la Santa Russia più grande dell’America, con più secoli di storia alle spalle ed una cultura molto più raffinata, dovrebbe accontentarsi della sola ghiacciata Siberia, o peggio di quella crosta montuosa della Cecenia, dove impazzano personaggi come Kadirov. Perché confinare la terra di Pietro il Grande ad occidente con il solo Mar baltico, quando l’America, una nazione di vaccari, si affaccia addirittura su due interi oceani? Possibile non aver nemmeno il diritto di scegliere il governo dell’Ucraina, quando l’America ha obbligato la Virginia, La Carolina, persino il Texas a seguire le decisioni di Washington, una cittadina ben miserabile rispetto a Mosca. E tutto questo l’America lo fece non sulla punta del diritto, ma con la forza. Questo è l’autentico rovello putiniano che l’America pure la conosce. Perché gli americani hanno potuto imporre uno stato centralizzato con le cannonate ed i russi debbono invece rinunciarvi? Non c’è dubbio che il Cremlino giudichi questa una clamorosa ingiustizia.

A tutti gli effetti, sul piano del diritto, gli Stati secessionisti dell’America del Sud avevano piena ragione di voler separarsi dall’Unione. L’imposizione di Lincoln avvenuta con le armi, ha sollevato dubbi di costituzionalità per decenni. La formula della democrazia dai tempi de “il Contratto sociale” di Rousseau e quindi prima dell’indipendenza americana, è basata sulla volontarietà. La guerra di Lincoln fu un azzardo, a cominciare proprio dagli aspetti militari. Tuttavia risolta la questione bellica, a distanza di più di cento anni, nessuno Stato secessionista ha mai più rivendicato le ragioni di indipendenza. L’autentica vittoria di Lincoln avvenne sulla base di un modello di sistema di successo, di cui l’aspetto bellico era insignificante. Gli Stati del sud rinunziarono allo schiavismo e ciononostante si arricchirono rapidamente e hanno continuato a prosperare. L’esatto contrario di quanto avvenuto con l’impero russo, dove gli Stati che vi hanno aderito sono stati via via dissanguati, sia prima, che durante, che dopo, la rivoluzione. La Georgia ha sofferto meno di altri territori dell’unione sovietica più ricchi e più prosperi, ha goduto della protezione di Stalin, è completamente sprofondata nel Caucaso, non ha città austroungariche come Leopoli, insomma, eppure vorrebbe entrare nell’Unione europea lo stesso. Questo mentre l’omonima Georgia posta sull’atlantico, da quando entrò negli Stati dell’Unione nel 1870, ha conosciuto solo una condizione continua di progresso e sviluppo. Cercate qualcuno ad Atlanta che voglia ancora l’indipendenza.

E’ un problema davvero serio quello che pesa sul destino della Russia. Il Cremlino non riconosce oggi, come non riconosceva nemmeno nel 1700 la principale leva di progresso della storia, che non è, come credeva Marx, il principio della violenza, ma quello dell’autodeterminazione dei popoli fissato da Rousseau e ci sono due secoli interi a dimostrarlo. Poi è arrivato l’ex Kgb Putin che ha già perso la sua guerra nel 1991. Come si può soffocare le speranze di un popolo eternamente? Piuttosto è incredibile che la Russia ci sia riuscita per più di cento anni.

CCO

Tags: LavrovLincoln
Riccardo Bruno

Riccardo Bruno

Riccardo Bruno si è laureato in Storia della Filosofia presso l'Università di Roma La Sapienza nel 1988. Dal 1987 al 1989 collabora all'Ufficio esteri del PRI diretto dall'onorevole Vittorio Olcese. Dal 1994 è capo ufficio stampa del PRI, dal 1995 giornalista professionista iscritto alla stampa parlamentare. Nel 1999 è capo redattore de La Voce Repubblicana. È stato poi editorialista per il Foglio di Giuliano Ferrara e l'Indipendente di Vittorio Feltri. Dal 2019 è prima vice direttore de La Voce Repubblicana e poi direttore politico

Altri Articoli

Gli articoli della Costituzione letti integralmente

Gli articoli della Costituzione letti integralmente

La Costituzione repubblicana richiede una panoramica d'insieme, nessuna parte prevale sull'altra. Poi bisogna leggere gli articoli integralmente. L'articolo 11 sempre...

Un bagliore nel buio

È fallita anche la seconda offensiva nel Donbass

Nel caso i nostri media fossero distratti, la seconda tremenda offensiva lanciata da Putin nel Donbass ad un anno di...

Lo spirito selvaggio del capitalismo

Lo spirito selvaggio del capitalismo

Nel corso di una visita del presidente di Confindustria Bonomi a Kyiv per discutere il coinvolgimento delle aziende italiane nella...

Se le cose si complicano nel Mediterraneo

Se le cose si complicano nel Mediterraneo

La novità più preoccupante della crisi tunisina è che le autorità nazionali abbiano nel mirino la popolazione sub sahariana di...

Prossimo articolo
Napoli, il futuro del Pri, incontro con Pezzullo il 20 marzo

Napoli, il futuro del Pri, incontro con Pezzullo il 20 marzo

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Consigliati

Verso il 50° Congresso del PRI, il contributo di Pezzulli

Verso il 50° Congresso del PRI, il contributo di Pezzulli

«Da allora non ho smesso mai di girare in circolo». In libreria le lettere di Hegel

«Da allora non ho smesso mai di girare in circolo». In libreria le lettere di Hegel

Articoli Popolari

  • Il documento della Direzione Nazionale del Pri dell’8 agosto

    812 Condivisioni
    Condividi 325 Tweet 203
  • Il documento della Direzione nazionale del 28 luglio

    731 Condivisioni
    Condividi 292 Tweet 183
  • Barbero, l’inutilità della filosofia e il segreto dei Templari

    714 Condivisioni
    Condividi 286 Tweet 179
  • La Costituente Repubblicana Liberaldemocratica, De Rinaldis Saponaro al Consiglio nazionale

    703 Condivisioni
    Condividi 281 Tweet 176
  • Lutto nel Pri. È morto Francesco Nucara

    683 Condivisioni
    Condividi 273 Tweet 171

LA VOCE REPUBBLICANA

Giornale di politica e attualità fondato nel 1921

Edizione online iscrizione n.136 del 02/12/2020
del Tribunale Ordinario di Roma
Direttore Responsabile: Paolo Morelli
Direttore Politico: Riccardo Bruno
Coordinamento direzione: Mauro Cascio

  • Privacy e Cookie Policy

© 2022 La Voce Repubblicana - Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Partito Repubblicano Italiano

No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità / Politica
    • Guerra in Ucraina
  • Economia
  • L’Editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Privacy e Cookie Policy

© 2022 La Voce Repubblicana - Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Partito Repubblicano Italiano

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Cookie Policy
Sul nostro sito web utilizziamo i cookie per offrirti l'esperienza più pertinente possibile ricordando le tue preferenze nelle successive visite. Cliccando su "Accetta tutti", acconsenti all'uso di TUTTI i cookie. Tuttavia, puoi visitare "Configurazione Cookie" per fornire un consenso controllato.
Configurazione CookieAccetta Tutto
Revisione consensi

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA