Nella sua replica al Senato, il presidente del Consiglio, onorevole Meloni ha sottolineato come la scienza non vada scambiata mai con la religione e criticato i passati governi di aver varato per lo meno alcuni provvedimenti senza i sufficienti riscontri scientifici. Questo ha approfondito la polemica annunciata già nelle dichiarazioni programmatiche alla Camera, quando l’onorevole Meloni aveva affermato che l’informazione corretta, la prevenzione e la responsabilizzazione sono più efficaci della coercizione, e che davanti ad una pandemia non si può rinunciare all’ascolto dei medici di base che erano rimasti chiusi in casa durante il lockdown del 2020.
Per questo sarebbe stato necessario fare chiarezza su quanto avvenuto durante la gestione della crisi pandemica, soprattutto davanti agli “affari milionari” fatti “con la compravendita di mascherine e respiratori”. Ma bisognerebbe anche considerare i monobanchi, i monopattini, i pannelli in plexigass e quant’altro.
Sono argomenti questi che la Voce repubblicana ha sostenuto per quasi un intero anno, sino a quando la campagna di vaccinazione messa in atto dal governo Draghi, grazie al generale Figliuolo, ha riaperto un paese chiuso dal governo precedente. Ci distingue quindi dall’onorevole Meloni soltanto il giudizio sul green pass che lei, se abbiamo capito bene, ritiene anche una misura coercitiva. Noi, molto meno liberali dell’onorevole Meloni, abbiamo invece guardato al green pass come ad una autentica misura di salute pubblica, mentre l’isolamento è una misura poliziesca, adottata dal governo statunitense nel 1820 e introdotta in Europa dagli studi di Tocqueville sul sistema carcerario di quella nazione.
Fa comunque piacere leggere che ieri molti virologi si sono pronunciati a favore delle dichiarazioni del presidente del Consiglio o abbiano preferito tacere, escluso il professor Lo Palco che ritiene di aver seguito alla lettera le indicazioni dell’Oms e la rilevanza scientifica, cioè proprio quello che il presidente del Consiglio ha messo in discussione. Del resto, il maggiore appoggio alle tesi dell’onorevole Meloni e della Voce, viene dal professor Crisanti che per primo ha denunciato la burocratizzazione partitica del Comitato Tecnico Scientifico del governo Conte, senza che nessuno si sia mai preoccupato di contraddirlo. Anzi lo hanno eletto in parlamento.
Lo Palco ha avuto nella sua difesa orgogliosa delle misure prese e anche dei consigli offerti, come di passare ferragosto in casa con i piedi a bagno nella bacinella, un tentennamento. Egli si è chiesto infatti quale fosse il modello alternativo, mai ve ne fosse uno. C’era un modello alternativo che era stato suggerito anche dagli scienziati inglesi che poi il premier Johnson estromise dal gabinetto scientifico di Downing Street, quello svedese. La Svezia ha rifiutato complessivamente le chiusure e quando ne ha prese lo ha fatto con grande fastidio. Un premier non va in televisione ogni settimana a dire cosa non possono fare i cittadini. Mentre un presidente del Consiglio è obbligato a presentarsi in Parlamento, soprattutto se deve limitare le libertà fondamentali della popolazione, ammesso che la Costituzione repubblicana glielo consenta. Un conto è chiudere servizi pubblici e luoghi di affollamento, un altro chiudere la gente in casa, quando magari gli alloggi nelle zone al alta densità urbana non consentono alcun isolamento.
Sono i morti a mostrare la sproporzione che si è consumata e il presidente Meloni è incontrovertibile, quando ha detto che siamo stati il paese con le misure più restrittive al mondo e il maggior numero di decessi. La Svezia in proporzione ne ha anche avuti meno di noi e l‘ urbanizzazione svedese è esattamente come quella dei grandi paesi europei non comparabile con gli altri paesi scandinavi che hanno contenuto meglio le vittime. Tutta questa narrazione ha dato molto fastidio all’onorevole Conte che ha promesso una opposizione implacabile. Il governo Meloni potrebbe allora promuovere un altrettanto implacabile commissione di inchiesta su quanto è davvero avvenuto nel 2020. Perché nemmeno questi orrori, i bambini costretti a girare intorno all’isolato di casa, si ripetano.
Foto dalla galleria del sito della presidenza del Consiglio