Se il biglietto da visita dell’intelligenza artificiale diventa la manipolazione della realtà e della storia, cominciamo davvero male. Quale sarebbe il senso di ricostruire l’immagine del presidente Kennedy, come hanno fatto alla redazione di Sky, per fargli dire che lui se fosse vivo tratterebbe con Putin per arrivare alla pace? Quando era vivo Kennedy non trattò con Crusciov, schierò la flotta. Stava ai russi decidere di proseguire o tornare indietro e tornarono indietro, senza nessuna trattativa. C’è un ex presidente statunitense che ha detto di voler trattare con Putin per ottenere la pace, anzi per l’esattezza che se lui fosse rimasto ancora presidente, Putin non avrebbe invaso l’Ucraina ed è Trump. Kennedy davanti all’invasione del Vietnam del Sud da parte del Vietnam del Nord, moltiplicò gli invii di armi e di sostegno militare al Vietnam del Sud esattamente come ha fatto Biden in Ucraina, cioè un presidente democratico cresciuto alla scuola di Kennedy. L’intelligenza artificiale potrebbe essere utile per rielaborare tutta la corposa documentazione audiovisiva che è disponibile su Kennedy per attualizzarne l’immagine, sarebbe fantastico. A condizione di riprodurre il suo pensiero alla lettera, non manipolandone le suggestioni, non si sa su quale fondamento. Kennedy il mondo lo conosce per la prima volta nel suo dibattito per le presidenziali con Nixon quando rivendica la divisione in blocchi, libertà da una parte contro schiavitù dall’altra. Rivendicò in quell’occasione lo stesso schema del presidente Lincoln che appunto impedì la trattativa fra Stati indipendenti americani a costo della guerra civile. Figurarsi se Kennedy riproponendo l’impostazione politica della guerra civile durante la sua campagna elettorale presidenziale potesse mai pensare di trattare un domani con i russi. In quel dibattito, la cui registrazione esiste ed è depositata agli archivi di Stato, di dominio pubblico, JFK rimproverò l’amministrazione repubblicana di aver consentito a Castro di radicarsi all’Avana e la prima cosa che cercò di fare da presidente eletto, fu di far invadere Cuba ed avendo fallito, insediò un ufficio affidato a suo fratello Bob per eliminare fisicamente Fidel Castro. Questo era Kennedy, altro che la trattativa. Semmai era capace, fosse ancora vivo, il che è semplicemente un’assurdità essendo stato ammazzato, non è scivolato nella vasca da bagno Kennedy, che ci mandava i marines in Ucraina, direttamente.
L’intelligenza artificale ha sicuramente un potenziale formidabile anche evocativo e la sola sua introduzione è destinata a dare una diversa idea della realtà e magari a confonderla. A maggior ragione nei confronti della storia serve una certa cautela, perché già è difficile darne un’interpretazione corrente, c’è chi è convinto che Kennedy volesse ritirarsi dalla guerra del Vietnam che aveva appena iniziato lui stesso e che sarebbe stato ucciso per questa ragione, dalle imprese di produzioni d’armi statunitensi ed è una tesi, per quanto ridicola, che ha avuto un certo seguito negli Stati uniti d’America e si trovano ancora professoroni pronti a sostenerla. Quello che è impossibile da sostenere, è invece che cosa avrebbe fatto Kennedy in una situazione completamente diversa sessanta anni dopo, questo è al di sopra di qualsiasi intelligenza, artificiale o meno che sia e se l’intelligenza artificiale ritiene di poter compiere un tale salto temporale, si rivelerebbe semplicemente un artificio privo di intelligenza.
La corsa all’innovazione tecnologica è ovviamente entusiasmante e non si può pretendere di regolarla nel momento del suo svolgimento. Ma ad un certo momento ci si ritroverà nella stessa condizione in cui si trovò la fede in occidente. Che cosa si può conoscere veramente e che cosa no, in cosa si più credere che avvenga ed in che cosa si possa solo sperare. Pensare di poter cavare le soluzioni dei problemi del presente, mistificando le fonti del passato, non porterà molto lontano.