Il presidente del dal presidente del Partito repubblicano di Modena, l’amico Paolo Ballestrazzi ha dichiarato di prendere “atto con preoccupazione delle difficoltà in cui, tuttora, si dibatte il Partito democratico modenese nel suo lento procedere alla definizione del programma e delle candidature in vista della prossima tornata amministrativa. Tutti vogliono, a parole, le primarie – ed all’uopo hanno indicato ben due garanti che dovrebbero vagliare le candidature – e, nel contempo, hanno avviato una consultazione, ma nessuno è in grado di precisare come, entrambe le cose, dovrebbero svolgersi”. Ballestrazzi ritiene singolare “su questa vicenda la proposta che vorrebbe farle dopo la compilazione di un adeguato elenco di iscrizione: non più tardi di sei mesi fa, il Pd ha eletto un segretario nazionale attraverso delle primarie aperte ’erga omnes’ – col risultato che sappiamo –. Ora, per il nostro Comune, si vorrebbero delle consultazioni per ’iniziati’! Appare dunque chiaro, a questo punto, che il Pd è libero di organizzarsi come meglio crede ma che tali primarie non possono in alcun modo considerarsi di coalizione”.
Forse “sarebbe più opportuno . ha concluso Ballestrazzi – che, piuttosto che dedicarsi unicamente alle proprie vicende interne, la segreteria del Pd provvedesse sollecitamente alla costituzione di un tavolo di discussione concreta con i potenziali alleati al fine di definire, per tempo e nella chiarezza, programmi, procedure e candidati”