Il consiglio nazionale del Pri ascoltata la relazione del segretario nazionale Corrado De Rinaldis Saponaro, l’approva.
Il consiglio nazionale ha ribadito il suo pieno sostegno all’Ucraina ritenendo indispensabile per le forze di Kyiv poter impiegare tutte le armi disponibili come più ritiene opportuno. Biasima il voto degli europarlamentari italiani che nemmeno si accorgono di come l’Ucraina sappi penetrare nelle difese russe senza bisogno delle loro forniture.
Il consiglio nazionale è altresì solidale con lo Stato di Israele aggredito dalle milizie scite libanesi e dagli uti, dello Yemen in una strategia di logoramento voluto dall’Iran divenuta la principale minaccia alla pace nell’area. La Repubblica islamica con la Russia p la principale minaccia rivolta alle democrazie occidentali..
Il consiglio nazionale ha giudicato nel complesso timida la politica estera del governo italiano e per quanto consideri importante la nomina dell’onorevole Fitto alla Commissione Ue, invita l’esecutivo ad una maggiore coesione con l’Unione europea, esattamente come indicato dal rapporto di Enrico Letto, rivolto alla nascita di un mercato finanziario unico capace di attrarre e non disperdere le risorse finanziarie dei singoli Stati.
Il Consiglio nazionale del Pri ritiene innovazione, energia, sicurezza, capitoli fondamentali dell’avvenire dell’Europa, indispensabili da rilanciare per i livelli di competitività del nostro Continente, per i quali serve un investimento aggiuntivo dell’ordine di 750, 800 miliardi, come detto da Mario Draghi a Bruxelles, se non si vuole rimanere schiacciati da Stati Uniti e Cina.
Se si vuole evitare la lenta agonia dell’Europa, Il consiglio nazionale del Pri ritiene necessario prendere decisioni a maggioranza semplice, superando il principio paralizzante dell’unanimità, in modo da poter rafforzare la cooperazione fra gli Stati membri, promuovere un debito comune e realizzare gli investimenti necessari allo sviluppo della produttività industriale.
Il consiglio nazionale ha espresso la sua preoccupazione per lo stato economico complessivo del paese giudicando carente l’iniziativa del governo che dal momento della mancata ratifica del Mes, ha continuato a sottovalutare drammaticamente la condizione del debito, nonostante i richiami fatti recentemente del governatore della Banca d’Italia, ripetuti dal Capo dello Stato ed infine ancora da Draghi.
Nel governo italiano prevale un clima vittimistico ed autolesionista che non consenta di rappresentare pienamente le esigenze e le ambizioni di crescita del paese. Nel contempo aumentano fenomeni di disagio sociale sempre più gravi, quali quelli sempre più costanti contro strutture sanitarie e personale medico di prima urgenza.
Il consiglio nazionale ritiene indispensabile un nuovo progetto di riqualificazione culturale del paese con una finalità civica inclusiva, aperto a tutta la cittadinanza in maniera da superare ogni possibile distinzione etnica e religiosa.IIl consiglio nazionale ricorda che il congresso nazionale del Pri nel 2018 propose uno jus culturae rivolto agli immigrati nel nostro paese per consentire loro l’accesso alla nostra nazionalità in condizione di equità e responsabilità.
Il consiglio nazionale ha notato come all’interno dell’opposizione si riproducano gli stessi difetti del governo, che sul conflitto in Ucraina c’è una maggioranza giallo verde rossa, così come in campo economico centrodestra e centrosinistra sembrano preoccupate solo della spesa.
Il consiglio nazionale ha dunque riaffermato la sua vicinanza con Azione di cui condivide la stessa impostazione politica strategica ritenendo necessario evitare uno scontro fra opposte tifoserie destinato solo a compromettere le possibilità di governo nazionale.
Il consiglio nazionale ricorda infine che il simbolo del partito repubblicano ritornato sulle schede elettorali nelle elezioni comunali e nelle europee sarà presentato nuovamente a sostegno della candidatura di Roberto de Pascale a presidente nella Regione Emilia Romagna.