Riproduciamo l’intervento dell’amico Franco De Angelis, responsabile del Pri milanese, pubblicato sabato scorso sulla rubrica di Giangiacomo Schivi del Corriere della sera.
«Milano è il centro di una corona di Poli urbani che studi comprovati valutano all’intorno dei sette milioni di abitanti e quindi non solo dei 133 comuni dell’area metropolitana, e dovrebbe essere connessa e altamente accessibile. Per diventarlo deve migliorare le sue infrastrutturazioni ferroviarie e stradali e promuovere la realizzazione di avanzati centri di interscambio sui quali far confluire trasporto pubblico e privato nelle loro varie articolazioni, automobili, moto, mezzi in sharing, e altro. Si deve cioè pensare ad un nodo ferroviario milanese che ci consenta di avere un servizio Ferroviario Regionale, inteso come un trasporto rapido di massa, perché è l’unica vera risposta alla crescita del traffico auto veicolare. Abbiamo oggi 900 mila spostamenti giornalieri su auto in città definiti essenziali, di cui 450 mila provenienti da fuori e 500 mila generati da Milano, le cose poi si stanno complicando per l’aumento dell’e-commerce (più 117%), un vero boom per le consegne a domicilio. “La Mobilità come Sistema”, dovrebbe essere il vero tema su cui le amministrazioni pubbliche dovrebbero chiamare tutti intorno ad un tavolo per trovare soluzioni appropriate. L’annuncio per l’annuncio finalizzato solo a cercar consenso è un grave errore: la mobilità di ognuno di noi è sinonimo di qualità della vita e ognuno di noi desidera di vivere meglio».