Quando le dittature si mettono a vantare armi segrete per tenere in scacco il mondo, il loro tempo sta scadendo. Hitler rifiutò al maresciallo Rommel di disporre di tutte le divisioni che erano stanziate sul fronte occidentale e gli vantò delle armi di distruzione tali che presto l’Inghilterra avrebbe chiesto la resa. Rommel, non sappiamo dire se scettico o meno, lo invitò a fornirgli allora queste strepitose armi. Hitler rispose che non erano abbastanza precise e pensava alle v1. In realtà l’arsenale bellico nazista, v1 e v2 a parte, non particolarmente efficaci in campo aperto, contava anche uno straordinario caccia a reazione, il primo del suo genere, e un nuovo e potenziato carro tedesco, un modello modificato. Il caccia, il fenomenale Messerschmitt 262 A, non ebbe sufficienti metri di pista per poter decollare e il tank venne usato con successo nella controffensiva delle Ardenne, non fosse che il dispendio di benzina, consumava il doppio di un carro normale, costrinse gli equipaggi ad abbandonarlo e tornare a piedi in Germania.
La situazione bellica del fronte nord occidentale nel 1944 non è poi troppo dissimile da quella nel Donbass del 1922, a parte il fatto che Hitler conquistò rapidamente quasi tutta l’Europa e Putin nemmeno ha mai preso la sola Ucraina. Putin occupa una regione che è poco più grande delle Ardenne e conta di impiegare le sue migliori tecnologie belliche, cannoni laser, i Bmpt Terminator. Le prime bisogna sapere se funzionano, la seconda non fa particolare impressione. Si tratta di un’arma controcarro sviluppata dall’industria sovietica causa i danni subiti dalla resistenza afghana. Il fatto che, sia richiamata in uso, significa una situazione al fronte disperata. Infatti in Afghanistan in nove anni la Russia ha perso meno soldati di quanti ne ha persi in tre mesi in Ucraina. Comunque la Russia non dispone più di una dozzina di questi carri, quando Hitler gettò nella mischia più di cento Panzer IV e fece lo stesso un clamoroso fiasco. Le dinamiche di una guerra tanto accidentata non dipendono da un carro armato.
Putin conta solo su un vantaggio nei confronti di Hitler, perché anche se avesse perso la fiducia dei suoi generali, può ancora trattare. Questo significa disporre di una qualche credibilità residua che Hitler invece già nel 1944 aveva completamente compromesso. Il motivo per il quale i combattenti della Azov arresisi sono ancora vivi, aiuta. I russi hanno fatto strage di civili nell’ombra, ma la resistenza militare ucraina posta sotto i riflettori, li ha costretti ad una qualche forma di rispetto delle convenzioni belliche. La vera arma di cui dispone Putin e che lo preserva dalla completezza di un disastro è questa. La vita dei cosiddetti nazisti della Azov da scambiare. Quanto ai nazisti veri e propri, non è dimostrabile che Rommel fece parte di un complotto dei generali contro Hitler, ma il complotto vi fu. Se vi fu un complotto per deporre Hitler con la forza, tutto l’esercito gli aveva giurato fedeltà, figurarsi se non ce n’è uno in corso per eliminare Putin a cui nessun militare ha giurato qualcosa. Se Putin vuole salvare la pelle, deve sbrigarsi a chiedere lui la trattativa.