“La scelta, a quanto pare ormai decisa, di ospitare a Vado Ligure la seconda nave rigassificatrice Golar Tundra dopo i primi tre anni di operatività a Piombino va nella giusta direzione di coinvolgere più città portuali a fronte dell’esigenza di nuovi impianti e infrastrutture capaci di produrre nuova energia”, lo affermano il segretario provinciale del PRI e vicesindaco di Ravenna Eugenio Fusignani unitamente a Giannantonio Mingozzi della direzione nazionale. “Come repubblicani continuiamo a considerare prioritario il tema dell’approvvigionamento energetico producendo nuove risorse capaci di rendere l’Italia più autonoma e meno legata alle condizioni ed ai prezzi di altri Paesi produttori. Per questo Ravenna rimane città capitale dell’energia nella disponibilità dimostrata in più occasioni sia per ospitare la BW Singapore sia per riaprire ricerca ed attività estrattive nei pozzi dell’Adriatico, ed è giusto che altre realtà come Vado Ligure siano pronte ad assumersi nuove responsabilità, seppure affrontando costi più alti visto il ripetersi di investimenti dopo quelli a terra ed a mare di Piombino”.
Secondo Fusignani e Mingozzi, “Ravenna e la Regione bene hanno fatto a non chiudere nessuna porta quando si parla di interesse nazionale, ma proprio per questo deve essere chiaro che l’obiettivo di fine 2024 che vede impegnata Snam e altre imprese per l ‘avvio del primo rigassificatore va mantenuto con tutti i crismi della sicurezza e dell’occupazione; è una prova di correttezza che offriamo al Paese e da chi dopo la tragedia dell’alluvione ed all’esigenza di risorse che ancora non arrivano per le famiglie ed i lavori di risanamento, ci vogliono insegnare che Roma non è un Bancomat: sulla produzione energetica Ravenna si fa carico di infrastrutture al servizio dell’Italia, come in ogni occasione di servizio e solidarietà”.