I sostenitori della linea diplomatica avranno pur avuto un sussulto davanti alla bombe russe lanciate su Kyiv durante la visita del segretario dell’Onu a Zelensky. Per lo meno, il direttore Sansonetti, che sicuramente capisce più di politica internazionale della magica coppia Conte Salvini, e dei loro corifei è rimasto senza parole.
Come è possibile che i russi colpiscano le nazioni unite, cioè loro stessi? E Sansonetti stava seduto in studio a bocca aperta, tanto che per non fare la stessa figura del baccalà, Michele Santoro ha scelto la rissa con un costernato Paolo Mieli. Biden si deve fermare, urlava a ragione, perché sono le armi di Biden ad aver portato il compagno Putin oltre l’orlo della disperazione, nel delirio di provocare inutilmente le nazioni unite di cui pure siede nel consiglio di sicurezza. Sopra il cerone Santoro ha indossato la maschera della tragedia, e via con il suo quarto atto, le bombe su Baghdad, 21 anni fa. Come se la guerra ad un paese aggressore dove lo stesso Onu indagava da dieci anni senza requie e risposte, ed indagava su armi di distruzione di massa, non su insetticidi, fosse lo stesso che invaderne uno completamente pacifico, vessato per un secolo e oltre dai russi soprattutto. Eppure l’America in Iraq non ha tirato giù citta di mezzo milione di abitanti.
Lo aveva scritto Hitler nel “Mein Kanpf”, se vuoi che ti credano quando menti inventanti una menzogna ancora più grande. Tesi molto apprezzata da un ammiratore di Hitler qual era Stalin. Il giornalismo italiano soprattutto in certi ambienti, conosce questa lezione. La verità è invece molto più semplice. Essa confida su un decorso progressivo della storia, che magari non significa che il futuro sia meglio del passato, ma che non riesca a compiere passi all’ indietro.
L’impero russo è finito nel 1917. Nel 1999 è finito l’impero sovietico. La Russia di oggi può ancora estendere la sua federazione ai paesi che la sopportano, tutti gli altri, come l’Ucraina, può seppellirli sotto le bombe, ma non riuscirà più ad annetterli. Putin può compiere una catastrofe, non vincere la guerra. Per questo va fermato il prima possibile ed è quello che l’America ed i suoi alleati stanno facendo armando l’Ucraina.