domenica, 3 Dicembre 2023
  • Login
  • Register
LA VOCE REPUBBLICANA
Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Editore: Partito Repubblicano Italiano
  • Home
  • Attualità
    • Guerra in Ucraina
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Economia
  • L’editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
    • Guerra in Ucraina
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Economia
  • L’editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
No Result
View All Result
LA VOCE REPUBBLICANA
No Result
View All Result


Il mito fasullo del governo stabile

Riccardo Bruno di Riccardo Bruno
4 Novembre 2023
in L'editoriale
0
Condividi su FacebookTwittaCondividi su WhatsApp

Se il problema fosse la maggiore autorevolezza del governo, non c’è bisogno di una riforma costituzionale, basta rimuovere il ministro che asserisce la necessità del premierato per renderlo tale. Se invece si cerca la stabilità del governo, nessuno ne ha avuta in Italia negli ultimi cento anni. quanto quello Mussolini. Eppure, mai si fosse potuto mandare a casa il Duce nel giro di soli due anni, l’Italia avrebbe avuto meno problemi e tutto sommato anche il mondo occidentale. La Repubblica democratica uscita dall’antifascismo, si fonda su una Costituzione parlamentare proprio per impedire una concentrazione dei poteri nello Stato nel solo governo. Se vi fosse allora ragione di voler correggere un eccessivo decentramento, vi sono modelli costituzionali preesistenti a cui guardare. La costituzione romana del 1849 è un esempio tipicamente giacobino della concezione dello Stato, dove i magistrati vengono nominati dai consoli in consiglio dei ministri, ma i consoli durano in carica, improrogabilmente, tre anni. Poi decadono. Concentrare il potere nelle mani del governo e imporne la durata di 5 anni per Costituzione, quando quella attuale impone alla sola legislatura tale mandato e non obbligatoriamente, non ha a niente a che fare con la stabilità. Piuttosto ne ha con il soffocamento della vita politica democratica. Prima si escludono dei soggetti alla partecipazione del voto, poi si riduce ulteriormente la rappresentanza, infine si concentra il potere nelle mani di un solo individuo. Questo il percorso all’indietro della democrazia italiana. Manca solo il partito unico e la chiusura del Parlamento che pure si è già sperimentata proprio nella scorda legislatura quando si occupava di transomofobia.

Il sistema bipolare maggioritario ha acuito le divisioni del paese piuttosto che sanarle e rimase traumatizzato dalla crisi di governo del 1994. Appena approdati al nuovo sistema elettorale che doveva garantire la stabilità del governo facendo fuori i partiti minori, “i partitini” si chiamavano, ecco che tempo 251 giorni il governo del maggioritario era già caduto e se ne era fatto un altro di natura completamente diversa. Eppure nel 2001, senza introdurre particolare correttivi se non la scritta sulla scheda, “Berlusconi presidente”, la coalizione che aveva vinto le elazioni rimase al governo con la stessa guida per l’intera legislatura, e di nuovo con i riammessi partiti minori, mentre nel 2011 il parlamento ritenne di approntare una diversa soluzione rispetto alle scelte elettorali. Lo stesso è avvenuto nella legislatura passata, dove non sono state sperimentate solo soluzioni tecniche, ma anche di maggioranze politiche composte da forze contrapposte. La caratteristica della nostra Costituzione è che il parlamento è libero politicamente e con esso i cittadini che da domani, con questa riforma, non lo saranno più, La stabilità del governo non significa necessariamente efficacia. Per questo anche la maggioranza è libera di decidere che il presidente del consiglio indicato non è all’altezza e questo implica un qualche contraccolpo istituzionale. Ci mancherebbe solo che un maggioranza che non confida più nel presidente del Consiglio, lo dovesse sostenere per legge. Potrebbe sostituirlo con un suo affiliato, il che appare più un complotto che una manovra di palazzo. Per la vita democratica è ancora meglio la crisi politica. Questa si può risolvere in Repubblica, l complotti come finiscono bisogna andare a vederlo nei bassi imperi.

La nostra vecchia Costituzione repubblicana da bellissima come era considerata è stata ritenuta obsoleta. In effetti già dagli anni ’90 del secolo scorso vi sono state apportate modifiche tali da scompaginarne il tessuto. Il governo Meloni non sembra nemmeno essersi accorto della concorrenza legislativa avviatasi con la riforma del Titolo V. E’ inutile istituire un premierato se prima non si rivede il titolo V dove vengono sottratti aspetti decisivi alla giurisdizione del governo. Questo il ministro Calderoli lo sapeva, forse non è stato consultato. A meno che a dispetto del Titolo V, si voglia continuare a forzare la Costituzione come spesso accade. Allora perché mai riformarla? La si forza, come avviene quando il presidente del Consiglio diventa universalmente ” la premier” forzando anche la lingua italiana e tanti saluti. Quando la forza si esaurisce. il dettato costituzionale viene ristabilito. Anche perché per vedere una Seconda Repubblica, figurarsi una Terza promessa, non si può pensare a maggioranze allargate o variabili in parlamento che poi si vorrebbero impedire proprio con il nuovo testo approvato. Convocassero un’Assemblea costituente, in modo che se non l’ intenzione, almeno la procedura, rispetterebbe la decenza repubblicana.

archivio fotografico Camera dei Deputati

Tags: premieratoriforma
Riccardo Bruno

Riccardo Bruno

Riccardo Bruno si è laureato in Storia della Filosofia presso l'Università di Roma La Sapienza nel 1988. Dal 1987 al 1989 collabora all'Ufficio esteri del PRI diretto dall'onorevole Vittorio Olcese. Dal 1994 è capo ufficio stampa del PRI, dal 1995 giornalista professionista iscritto alla stampa parlamentare. Nel 1999 è capo redattore de La Voce Repubblicana. È stato poi editorialista per il Foglio di Giuliano Ferrara e l'Indipendente di Vittorio Feltri. Dal 2019 è prima vice direttore de La Voce Repubblicana e poi direttore politico

Altri Articoli

Triplicare il nucleare per salvare il clima

Triplicare il nucleare per salvare il clima

Vi è un inevitabile retrogusto amaro nel sapere che per salvarci dal mutamento climatico, l'unica cosa sarebbe ricorrere al nucleare...

La questione democratica d’abord

I poteri della Repubblica

La Costituzione repubblicana esprime innanzitutto un tema concettuale per il quale il potere è semplicemente del popolo. Anche il lettore...

Henry goodbye

Henry goodbye

Cento anni sono stati troppi anche per Henry Kissinger che forse ha avuto qualche difficoltà a riconoscere il mondo in...

Lepanto rovesciata

Lepanto rovesciata

Dire che il governo debba solo temere i magistrati, non significa necessariamente accusare un ordinamento costituzionale di complotto. Si potrebbe...

Prossimo articolo
Il giorno della memoria il giorno dopo

Le parole che dovevano essere dette in tutta Europa

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Consigliati

Giuseppe Di Taranto, un Maestro contro

Giuseppe Di Taranto, un Maestro contro

Carrara, una coalizione riformatrice per guidare la città

La soddisfazione dell’Edera di Carrara per il nuovo piano portuale

Articoli Popolari

  • Il documento della Direzione Nazionale del Pri dell’8 agosto

    951 Condivisioni
    Condividi 380 Tweet 238
  • Barbero, l’inutilità della filosofia e il segreto dei Templari

    781 Condivisioni
    Condividi 312 Tweet 195
  • Il documento della Direzione nazionale del 28 luglio

    739 Condivisioni
    Condividi 296 Tweet 185
  • La Costituente Repubblicana Liberaldemocratica, De Rinaldis Saponaro al Consiglio nazionale

    717 Condivisioni
    Condividi 287 Tweet 179
  • Piero Angela, i complottisti e le bandiere

    707 Condivisioni
    Condividi 283 Tweet 177

LA VOCE REPUBBLICANA

Giornale di politica e attualità fondato nel 1921

Edizione online iscrizione n.136 del 02/12/2020
del Tribunale Ordinario di Roma
Direttore Responsabile: Paolo Morelli
Direttore Politico: Riccardo Bruno
Coordinamento direzione: Mauro Cascio

  • Privacy e Cookie Policy

© 2022 La Voce Repubblicana - Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Partito Repubblicano Italiano

No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità / Politica
    • Guerra in Ucraina
  • Economia
  • L’Editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Privacy e Cookie Policy

© 2022 La Voce Repubblicana - Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Partito Repubblicano Italiano

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms below to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Cookie Policy
Sul nostro sito web utilizziamo i cookie per offrirti l'esperienza più pertinente possibile ricordando le tue preferenze nelle successive visite. Cliccando su "Accetta tutti", acconsenti all'uso di TUTTI i cookie. Tuttavia, puoi visitare "Configurazione Cookie" per fornire un consenso controllato.
Configurazione CookieAccetta Tutto
Revisione consensi

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA