“Non vi è ombra di dubbio che il progetto “life Ursus” sia stato gestito fin dalla sua nascita tra il1996 ei l1999 in modo superficiale “, per usare ancora un eufemismo. Il segretario del Pri di Trento Sergio Posenato ha commentato sul quotidiano l’Adige, la delicata situazione nella Regione Trentino per ciò che concerne la fauna. “Il progetto originale – scrive Posenato – prevedeva una popolazione di 40 – 60 nuovi orsi che un sondaggio di opinione della Doxa approvava su un campione di 1500 abitanti al 70 per cento. Per quanto sarebbe interessante sapere dove vivessero i cittadini campionati, oggi gli orsi in circolazione sono più del doppio di quelli pervisti. Per l’esattezza l’amministrazione provinciale non conosce nemmeno il numero esatto dei plantigradi che popolano le valli del Trentino, perché gli orsi non si riescono a monitorare con precisione e soprattutto adesso arriveranno i nuovi nati.
I RepubblicaniTrentini” a fronte di una situazione oramai fuori controlllo chiedono alla Regione di offrire oltre che le scuse ai familiari di coloro che come iAndrea Papi che sono stati offesi gravemente dai plantigradi di istituire una forma di risarcimento e soprattutto di avviare un programma di sterilizzazione. Non si può andare in giro con le doppiette per abbattere gli orsi, cosa che pure sta avvenendo,. Bisogna per il Pri che si metta allo studio delle forme di contenimento della popolazione che non sono state mai ponderate. Occorre prevedere “la sedazione di tutti gli esemplari sparsi sul territorio Trentino e quindi procedere alla sterilizzazione. L’obiettivo e di riportare la popolazione di orsi entro i 40 esemplari nel giro di pochi anni ed evitare altrimenti una mattanza che già si sta consumando clandestinamente.