Con il summit di Los Angeles, il primo grande obiettivo strategico di Xj Jimping è stato raggiunto. La Cina ha spazzato via la Russia dalla scena internazionale. Un processo molto lungo, iniziò al tempo di Mao, difficile, l’ascesa della Banda dei quattro poteva comprometterlo, ma, come finalmente si comprese con la presidenza Deng, perfettamente alla portata. Xj sarà un dittatore e pure viene ricevuto con tutti gli onori dal presidente statunitense. Putin, un presidente eletto, mette piede in America e finisce agli arresti. La Cina aveva questo obiettivo di escalation dalla fine dell’epoca staliniana, Xj può vantare di aver surclassato definitivamente il rivale asiatico e di lasciarlo all’angolo.
I cinesi dispongono di una forza culturale formidabile, non il marxismo leninismo ovviamente, il confucianesimo. Il pensiero confuciano non è una precettistica come sono generalmente le religioni, quanto un metodo comportamentale fondato sulla virtù e la conoscenza individuale. Vivendo in un secolo completamente avverso, Confucio raccomandava memoria e pazienza. La Cina è stata illuminista mille e trecento anni prima dell’Europa, e i cinesi ricordano perfettamente come l’America fu la sola potenza sviluppata che anche quando aveva soldati stanziati a Pechino, non aveva pretese coloniali di alcun genere. Il fondamento di sicurezza su cui riposa il rapporto con gli Stati Uniti, da parte dei cinesi é che li sanno disinteressati.. Poi è tutto da vedere se davvero il mondo sia abbastanza grande per essere governato da due visoni tanto diverse, intanto la fiducia reciproca è un elemento prioritario per la distensione..
Invece i i problemi commerciali e politici non sono affatto risolti. L”indipendenza del Taiwan comporta una instabilità profonda delle relazioni, ma anche qui si vede la differenza di status fra le tensioni russo ucraine. La Cina non teme la competitività del Taiwan, non ha bisogno di schiacciarla per mantenere inalterato il suo modello politico economico. Potrebbe anche attendere la riunificazione per altri mille anni, mentre il povero Putin, non sappiamo se sopravviva ad un altro trascorso in guerra ed è un miracolo che ancora sia in sella con i risultati sul campo che mancano, costretto a chiedere aiuto ai nordcoreani, cioè ai valvassini dei cinesi. Si escluda che la Cina voglia assumere un ruolo distensivo fra la Russia e l’Ucraina. Questo poteva svolgerlo ancora un anno fa, ora preferisce assistere al dissanguamento completo della Russia.
I fondamenti della politica cinese, restano poi sempre quelli del gatto con il topo, e se l’America viene vista come un topo più grosso di quello russo, significa che il gatto si lecca i baffi con maggior gusto. Un peccato che ci si sia quasi completamente dimenticati, noi europei non siamo confuciani, di un grande romanziere e drammaturgo polacco del secolo scorso, Stanislaw Witkiewicz, che prevedeva in uno dei suoi romanzi più riusciti, Insaziabilità, l’invasione del mondo occidentale da parte di un popolo dell’estremo oriente dal colore giallo, che per la sua quantità di truppe schierate sul campo non poteva essere certo il Giappone. Witkiewicz, temeva già i cinesi, perché mentre Montesquieu li riteneva una popolazione propria di un paese naturalmente pacifico, le dimensioni impressionavano Napoleone. Badate di non svegliare la Cina, diceva l’Imperatore. Con quel loro fare sornione, gli occhietti sottili, sembrano sempre che sonnecchino. In verità sono già svegli e molto più di noi. Questo però non li ha mai fatti una autentica potenza militare. In tutto il ‘900 presero botte continuamente, una volta diventati comunisti hanno invaso il Tibet che era retto dai monaci e poi, provato ad aggredire il Vietnam del generale Giap, hanno dovuto ritirarsi in fretta e furia. I cinesi sembrano ancora più portati agli affari che alle arti militari.