Sentire le stesse forze politiche che hanno fatto cadere il governo, appellarsi al governo di aiutare le imprese e le famiglie tramite lo scostamento di bilancio, è più penoso che grottesco. Soprattutto è inutile. Prendiamo Salvini. Tutti i partiti chiedano al governo un intervento che limiti l’aumento delle bollette non oltre il 4 per cento, sull’esempio francese. Non è una proposta bellissima? Ma benedetto ragazzo, la Francia ha un governo in carica. Torna in senato, ridai la fiducia al governo se vuoi procedere. Bisognerà pure che ad un dato momento della loro vita gli italiani si inizino a chiedere in che mondo viva Salvini. Perché oramai si superano i confini della realtà.
Ora bisogna dire due parole sull’avvocato Conte di cui non c’è davvero nessun piacere di occuparsi. Egli ha detto che il governo deve recuperare 9 miliardi di extra profitto delle imprese del gas. Ma allora se questo era un obiettivo di prima importanza, perché ha votato contro il governo? Il governo per tassare l’extraprofitto la legge l’aveva fatta, ma se poi lo fai cadere il governo, quali sono gli strumenti che ti consentono di perseguire coloro che non hanno pagato? Cosa pensa di fare l’avvocato Conte un Dpcm? Fino a che non ci sarà un nuovo governo, le società morose ti faranno marameo, non risponderanno, chiederanno un rinvio dei pagamenti, chissà che diavolo combineranno. Magari sperano che il prossimo governo ci metta una pezza sopra, magari si stanno trasferendo. Per recuperare i 9 miliardi serviva un governo in carica capace di sanzionare immediatamente gli evasori, aggravando la loro esposizione verso lo Stato, di smuovere l’agenzia delle entrate ed i suoi ispettori, di dare un segnale all’autorità giudiziaria. In generale verrebbe da chiedersi come faccia Conte a parlare di questioni energetiche dopo che il suo governo ha bloccato le trivelle nel Mediterraneo e persino la Tap. Almeno Salvini apre al nucleare di nuova generazione, non è completamente fuori di testa. Il dramma è che non si tratta solo dell’esperienza del governo Conte.
La Germania ha chiuso le centrali nucleari, si è consegnata a Schroeder, il socio tedesco di Gazprom ed il bello è che il partito socialista tedesco ha persino rivinto le elezioni. La Francia, quella di Sarkozy che per lo meno è stato arrestato, ha destabilizzato la Libia e in tutta Europa ci si è messi a fare una campagna contro il fossile ed il carbone andando dietro ad una ragazzetta dislessica di sedici anni. A questo punto è stato il minimo che i russi abbiano invaso l’Ucraina. Mai Putin non avesse un esercito che cade a pezzi, guidato da generali ubriachi e se non ci fossero le armi americane dal novembre scorso in Ucraina, avremmo le avanguardie cosacche sulla Senna, o che abbeverano i cavalli nel Tevere. I russi già erano da noi grazie al governo Conte prima della guerra, figuratevi se non sarebbero ora a Berlino ad innalzare la bandiera moscovita sul palazzo della Cancelleria.
Non c’entra niente la “furia bellicista” dell’onorevole Letta nei riguardi della Russia, lamentata da Conte. Come se Letta bombardasse civili e bambini innocenti tutti i giorni. C’entra invece l’incapacità tutta continentale di gestire una politica energetica a cominciare dai tempi del referendum italiano sul nucleare. Da allora abbiamo continuato con la demagogia spicciola. Questa pagheremo ad ottobre, non la guerra in difesa dell’Ucraina, l’unica cosa dignitosa che si poteva fare. Poi c’è chi la dignità non sa nemmeno cosa sia.
Foto Adrianlack