Una volta stabilità l’illegalità di ricevere fondi da una potenza straniera e persino nemica, quale era l’Unione sovietica, il vecchio Pci potrebbe sostenere facilmente che il denaro ricevuto venne utilizzato in una politica indipendente dagli interessi di Mosca. Per lo meno negli anni della solidarietà nazionale quando il partito comunista contribuì a stabilizzare il sistema democratico italiano combattendo il terrorismo. Altrettanto il Pci fece quando sottolineò la maggiore sicurezza dell’Italia nella Nato e questo dopo aver constatato che la spinta propulsiva della Rivoluzione di ottobre si era esaurita.
Tutti argomenti indiscutibilmente utili a chi volesse ritenersi intellettualmente autonomo dalla potenza che pure ti pagava. Un po’ come dire, è vero ho preso i soldi dall’Urss ma poi ne ho fatto quello che preferivo, per lo meno per un certo ordine di tempo.
È sicuro invece che coloro che non hanno mai preso un solo rublo da Mosca ma che oggi ne sostengono le politiche farebbero miglior figura a essere iscritti su un libro paga. Si può dire loro dire che sì, sostenete tesi indegne di un paese civile ma per lo meno rispondete ad una logica di mercato. Invece la verità è che sostengono un governo criminale come quello russo, gratuitamente, per libera scelta. Sono un vero fiore all’occhiello delle libertà democratiche dell’occidente.
Per cui abbiamo coloro che ad ogni momento ci fanno sapere di non volere mandare altri armi all’Ucraina, ovvero vorrebbero lasciare una popolazione di cinquanta milioni di persone alla mercè dei tagliagole di Putin e delle bombe gettate su quel paese. E abbiamo persino coloro che vorrebbero intavolare una trattativa di pace con un personaggio di questa risma. Sulla base delle fosse comuni e delle camere di tortura lasciate dietro il ritiro delle truppe russe, Putin va considerato per quello che è, non uno statista, ma un criminale di guerra tale e quale a Milosevic, peggio di Milosevic se si considerano le dimensioni del paese che oltraggia e la numerosità di una popolazione che gli è ostile, oltre che per le ripercussioni interne al suo, dove muore un dirigente pubblico ogni settimana in circostanze a dir poco bizzarre.
Putin non si fa mancare niente, oligarchi che cadono in mare dai loro yacht, si suicidano in ville miliardarie dopo aver sterminato tutta la loro famiglia, e persino avvelenati dai guru che li hanno in cura, una moria senza proporzioni. La Russia ai bei tempi di Stalin ti pigliava la notte, ti piantava un colpo in testa e risparmiava spiegazioni inconsistenti. La morte era più rispettabile.
Chi in Europa o in Italia mostra una qualche tolleranza per un simile regime di sopraffazione e intimidazione, adesso il governo minaccia chiunque contesti un’operazione speciale fallimentare, sarebbe meglio fosse pagato. Di sicuro costoro sarebbero condannati per aver violato la legge e additati come complici di una cricca di potere ignobile, ma per lo meno si potrebbe dire a loro discolpa che miserelli, tutto questo era fatto per poter sopravvivere. È il sostegno a Putin per libertà di scelta e di pensiero, fosse dettata anche solo da un sentimento di paura, a suscitare un autentico disgusto.