La lista “Siamo Europei, Renew Europe” a cui è parteciperà il Pri con il suo simbolo ed i suoi candidati è stata presentata oggi alla sede della Stampa Estera di palazzo Grazioli da Carlo Calenda, Corrado De Rinaldis Saponaro e dai leader europeisti che ne faranno parte. “In tutto il programma c’è il senso e risuonano le parole di Mario Draghi che in sintesi si possono definire ‘trasformare l’Europa da un condominio litigioso a una grande potenza”, ha detto il leader di Azione Carlo Calenda. Molti esponenti della maggioranza hanno sfiduciato il governo Draghi e Conte, Berlusconi e Salvini hanno dato il benservito “all’italiano non più illustre d’Italia ma d’Europa”, Siamo Europei vuole portare Draghi ai vertici delle istituzioni europee. La lista “Siamo Europei”, non è una lista di scopo, “ma una lista con lo scopo di portare in Europa persone competenti e per bene”. Calenda ha aggiunto che “noi riteniamo che una lista alle elezioni europee è tale se ci sono requisiti molto chiari: il primo è che i partecipanti vadano se eletti in un gruppo politico che è Renew Europe”.
Renew Europe ha dato alla lista ‘Siamo Europei’ l’autorizzazione all’uso del proprio simbolo che sarà incluso nel simbolo elettorale”. In caso di elezione i candidati di “Siamo Europei” confluiranno tutti nel medesimo gruppo di Bruxelles: Si tratta di “partiti e movimenti che continueranno insieme. Non crediamo al fatto che si faccia una lista e che il giorno dopo ognuno vada per conto suo”. Obiettivo del programma: “di trasformare l’Europa da un condominio litigioso a una grande potenza”. Il programma prevede dieci punti, il primo dei quali riguarda l’Ucraina e la necessità di continuare a sostenere Kiev contro l’aggressione russa, mentre il secondo fa riferimento alla creazione di un “Commissario della Difesa”. Nel programma trova spazio anche una riforma delle politiche di “Green deal” (Azione non ha votato la direttiva europea sulle case green”) e l’apertura al nucleare. Un punto è anche dedicato alla regolamentazione in sede europea dell’età per l’accesso e dell’utilizzo dei social. Obiettivo del programma: “di trasformare l’Europa da un condominio litigioso a una grande potenza”.
Nel corso della conferenza stampa il segretario del Pri Corrado De Rinaldis Saponaro ha rivendicato di essere stato il primo con un articolo sulla Stampa ad aver proposto, nel marzo del 2020, un governo Draghi di solidarietà nazionale. La lista di Renew Europe assembla i partiti “della ragione” consapevoli che se oggi l’Europa subisse un attacco come quello che l’Iran ha compiuto contro Israele, non saprebbe difendersi con la stessa efficacia. “Draghi oggi ha chiesto di cambiare l’Europa radicalmente, e questo è anche il nostro pensiero”. Serve un processo di integrazione europea ma non più necessariamente unanime. I paesi che non vi si riconoscono, sono liberi di fare scelte diverse. Abbiamo bisogno di un’Europa solidale e quindi capace di reperire risorse indispensabili per rilanciare competitività ed investimenti nella scuola e nella ricerca. “Avviamo oggi un percorso importante, un progetto democratico liberale, una solida base repubblicana, dove i cittadini tutti siano garantiti dalla legge”. Ricostruire l’Europa un modo per offrire anche una migliore prospettiva all’Italia.