Un sentimento di imbarazzo accompagna le surreali celebrazioni di Fratelli d’Italia per i dodici mesi di governo compiuti. Tutto sommato un po’ poco per un bilancio che pure non deve sembrare poi così straordinario nemmeno agli occhi degli stessi ministri. Lollobrigida ha detto, che “il premier”, il dettato costituzionale prima di essere modificato è stato dimenticato, “non è ricattabile”. Pensate solo se “il premier”, fosse anche ricattabile! Meglio non chiedersi a chi il ministro si riferisse, non certo a Giolitti. Anche nel caso il governo fosse stato nel suo operato meraviglioso ed avesse compiuto prodigi, la situazione internazionale è tale da rendere tanta enfasi inutile ed inopportuna. Chi glielo ha fatto fare al presidente del Consiglio di partecipare in prima persona ad un summit tenuto al Cairo destinato al fallimento appena è stato convocato? Il presidente del Consiglio fa la splendida quando dovrebbe assumersi la sua responsabilità del mancato risultato. Solo uno sprovveduto poteva pensare che un simile vertice producesse qualcosa di utile e che Netanyahu, avesse persino bisogno di esserne informato. Il governo italiano è riuscito a tenere finora una posizione encomiabile sull’Ucraina e glielo abbiamo sempre riconosciuto volentieri. Ora rischia di naufragare miseramente di fronte alla crisi in Medio oriente senza accorgersi che abbiamo gli estremisti ed i sostenitori di Hamas in casa. Non c’è bisogno di incontrarli direttamente al Cairo o alla Lega araba con il ministro degli esteri Tajani che si è subito precipitato. Basta ascoltare gli slogan che lanciano nelle piazze o nelle moschee per capire cosa vogliono. Il governo intende sopportarli ancora a lungo? Ci sarebbe da credere che sottovaluti l’incitamento all’odio razziale che viene seminato all’interno dei nostri confini, un paese che come ricorda il simbolo del partito di maggioranza relativa, prima cancellato e poi riproposto, non ha un passato encomiabile su cui contare. Perché allora rincorrere Stati di scarsa o nulla vita democratica interna? L’impegno in Tunisia è stato un flop del governo e c’è da credere che presto si riveli tale anche il decantato “piano Mattei”. Appare persino più plausibile l’incredibile tentativo di cooperazione con la Cina del governo Conte uno, che quello con il Congo. E per lo meno il governo ha interrotto quell’accordo rivelatesi dannoso, per lo meno sulla base degli ingressi triplicati di cittadini cinesi in Italia proprio durante la pandemia nata nella città di Wuhan.
A contrario di quanto fa il governo, meglio risparmiare giudizi affrettati. Può darsi che a Palazzo Chigi e alla Farnesina si debbano ancora orientare, la situazione è drammaticamente complessa e li ha colti impreparati. Magari si riprendono e sarebbe il caso. Purtroppo la manovra appena approvata è invece stata meditata. Per cui non si capisce come si possa leggere la tirata del presidente del consiglio sul merito e il lavoro proprio quando il governo ha inflitto un colpo ai cervelli appena rimpatriati in Italia. Il governo non si rende conto del danno che ha causato alle prospettiva future del paese, vive sulle nuvole. È persino inutile sottolineare come tutte le prospettive di crescita sono legate al Pnrr che non è stato varato da questo governo, ma che invece rischia di venirne disatteso clamorosamente. Così come manca la ratifica del Mes, e visto un debito che fa tremare i polsi, non si capisce davvero cosa ci sia da festeggiare. Verrebbe da dar ragione su tutta la linea all’opposizione, non fosse che le proposte dell’opposizioni sono persino più scadenti di quelle del governo. Bisogna far crescere il paese economicamente per migliorare la vita dei ceti più deboli. Sembrerebbe invece che l’idea dell’opposizione sia quella di batter moneta. Ppi l’onorevole Schlein ha avuto una fulminazione, la lotta all’evasione fiscale. Sacrosante parole, non fosse che il suo partito l’avrebbe fatta per decenni questa titanica lotta e gli evasori si sono moltiplicati.
Il presidente del Consiglio ha ammesso di essere umana anche lei e considerate le circostanze turbolenti della sua vita di donna e di madre siamo volentieri solidali. Si riprenda in fretta, perché se la propria umanità comporta un qualche intralcio alla attività pubblica, è bene per lei e per il paese, di ritirarsi nel privato.
foto della Galleria della presidenza del Consiglio dei ministri