Fosse vero che al ministero dell’Economia avessero tratto un sospiro di sollievo per il giudizio di S&P sul rating italiano, farebbero bene a trattenere ancora il fiato. Bisogna aspettare quello di Mody’s e di Finch ed entrambi partono da una valutazione più severa. Anche perché la soglia dell’affidabilità dei nostri titoli di Stato è tanto bassa che basta poco per portarla al rango di spazzatura. Poi, per carità, le agenzie di rating sono importanti per paesi indebitati come il nostro, ma non è che gli investitori non siano in grado comunque di valutare. Senza prospettive di crescita, S&P conferma lo 0,7 delle stime previste dalla Ue, altro che l’1,2 vagheggiato dal governo, e senza mai aver mosso un dito per ridurre il debito, anche volendo, come si fa a pensare di restare a galla ancora a lungo? Con una manovra economica tanto penosa, tutte le prospettive di ripresa sono affidate al Pnrr, e cosa ha fatto il governo? Il Pnrr lo ha messo nelle mani di Fitto.
Persino la Grecia in questi anni ha fatto meglio dell’Italia introducendo, come avviene in casi simili, un piano di austerità. L’Italia che non sa nemmeno più cosa sia dai tempi della guerra del Kippur, per lo meno ne avesse fatto uno di investimenti. Se non vuoi stringere la cinghia, mostrati ottimista. Invece niente, solo spesa in deficit. Rispetto al tempo della guerra del Kippur si aggiunge anche l’aggressione russa all’Ucraina. Per cui verrebbe da pensare fin da ora ad un governo di solidarietà nazionale. Non fosse che l’opposizione appare persino più vaga della maggioranza. Ridicolizzato sul salario minimo, la proposta di fissarlo a 9 euro era già stata avanzata nel 2014, per cui manco considerano l’inflazione, il movimento 5 stelle, guidato da un genio, ha avuto un’altra grande pensata, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Ora, in effetti è vero, il lavoro si può ottimizzare e questo potrebbe meritare un aumento di valore, tale da compensare l’orario . Ma non per tutti, non sempre e soprattutto sarebbe assurdo usarlo come regola quando vi sono come sa chiunque nella vita abbia lavorato, delle emergenze. Poi verrebbe da chiedersi se un paese che fatica a crescere, semmai non debba raddoppiarlo l’orario, ad esempio tenendo aperti gli esercizi 24 ore su 24, assumendo ulteriormente. Possibile che nessuno faccia una valutazione su questo? Con i milioni di turisti che abbiamo nei luoghi d’arte tutto l’anno, ci si aspetterebbe una qualche riflessione. La grande trovata del ministro della Cultura è stata far pagare l’ingresso al Pantheon. Sangiuliano, il salvatore della Finanza pubblica.
Un governo di solidarietà nazionale, aggiungici anche l’onorevole Schlein. che manco risparmia sulla cromononsisaché. diverrebbe una specie di tassa e spendi globale, tanto più con uno come Salvini che vuole realizzare il ponte sullo Stretto. Non lo si è realizzato in due secoli, e lo vuole fare proprio adesso. Se vi riuscisse, con la flotta russa che risale comunemente il Mediterraneo, parte casualmente un razzo, dritto sul ponte. Oppure un mig, abbattuto da un missile francese che ci si schianta sopra. Aspettiamo almeno la fine delle guerre, senatore Salvini, compatisca..
In un quadro politico tanto desolante fra maggioranza ed opposizione, avremmo investito volentieri nel Terzo Polo, che anche senza le garanzie che si sarebbero dovute prendere in campagna elettorale aveva avuto un qualche risultato. Guardate cosa è successo. Vai a capire cosa passa nella testa di Renzi e Calenda. Eppure c’è una parte importante del paese che merita di meglio e ha bisogno di una qualche rappresentanza. E cosa fanno Renzi e Calenda, cercano di radunarla? No si prendono a testate, tanto da essersela rotta la testa e non solo quella. Un paese indebitato fino al collo, con una montagna da scalare, la guerra alle porte, e c’è pure chi si mena.
galleria della presidenza del Consiglio dei ministri