Emblematico delle priorità nazionali il tg1 delle venti di ieri sera. Prima del risultato delle urne, per quanto parziale fosse, o di altra notizia, subito il fondamentale collegamento a Lipsia sulla formazione azzurra che sarebbe scesa in campo agli europei di calcio. La stampa di oggi invece si concentra su quella che potrebbe essere la prima sconfitta nelle città delle aspirazioni del governo Meloni, tanto che l’onorevole Schlein esulta parlando di vittoria storica del Pd. Il presidente del Consiglio sfoggia, da parte sua, il suo impeccabile profilo istituzionale ed europeo ricevendo con tutti gli onori il presidente del semestre Ue, Orban. Grande risalto ad un fatto atroce di cronaca, un quindicenne ucciso a Pescara da dei coetanei, presumibilmente per una vicenda di droga. Il tg3 delle 19 di ieri aveva intervistato uno psicologo criminale che spiegava come i giovani arrestati avessero dimostrato una assoluta assenza di empatia. Nessuno dei due appariva pentito per l’omicidio commesso di un ragazzo tanto giovane. Verrebbe da credere altrettanto che nessuno dia già più particolare importanza alla morte del lavoratore indiano dissanguato nei campi di Latina. Pensare che dal tempo delle crociate sino alla seconda guerra mondiale, praticamente Stalingrado, si instauravano delle tregue d’armi per soccorrere i feriti del campo opposto, tanto che le morti per dissanguamento erano le più rare. Lord Wellington considerava le sue truppe la feccia dell’Inghilterra e pure si prodigava perché i feriti fossero soccorsi anche sotto il fuoco ed era il 1800. Nel 2024, senza che nessuno ti spara, si lascia morire tranquillamente un infortunato sul lavoro. Tanto la cosa è normale, che il giorno dopo ci si occupa di altro.
Il procuratore capo di Latina ha confermato in diverse interviste che sì, esiste un problema di caporalato e di lavoro irregolare, ma che è molto difficile procedere contro i responsabili, perché i lavoranti sono immigrati, stranieri, timorosi di fare denunce. In pratica se chi ha lasciato morire l’indiano si trova ancora a piede libero è per colpa del morto, che non ha sporto esposto alla magistratura. Poi ti stupisce se i ragazzini ammazzano i loro coetanei e se i politici badano ai fatti loro, festeggiano per un pugno di voti, che 20 milioni di italiani seguano una partita di calcio. Si è verificata una ferita di civiltà cristiana ed occidentale e la cosa è sfata derubricata in meno di 24 ore, come se fosse un lutto che non ci riguardasse, e non che ci dicesse come il paese è diventato nel suo profondo, quali siano le autentiche priorità. Persino il papa prega per l’Ucraina, il Medio oriente, le guerre in tutto il mondo e non sembra essersi accorto di chi combatte per la vita e pure muore a meno di cento chilometri da casa sua.
Per i vetero mazziniani ieri è stata una brutta giornata. Mazzini aveva introdotto nell’ambito dei valori prioritari dell’eguaglianza, piuttosto che del patriottismo, il concetto di umanità, che era anche per l’epoca qualcosa di inconsueto, nel suo tempo le sorti dell’umanità, in Europa le guerre erano molto più prossime ed intense, appariva in bilico. In compenso oggi nella pace campestre di una cittadina italiana, l’umanità sembra completamente estinta e nessuno se ne fa un gran peso per quanto concerne i risvolti sociali o la giustizia. Le catene della Salis, che ora è eurodeputata, quelle si che hanno sollevato indignazione, e persino ci si commosse. Una ragazza italiana maltrattata in una nazione ostile. Come vi siete permessi, unni? Questo morto di Latina è solo uno straniero di una lontana civiltà, giunto clandestinamente da noi, un poveraccio, che pensava di poter campare nel nostro grande paese. Che pretendeva? Un lavoro sicuro?
Galleria della presidenza del Consiglio dei ministri