Per quanto possa apparire velata dalla nostalgia del partito che fu, la presentazione del candidati repubblicani nella lista “Lombardia ideale, Fontana presidente” organizzata dal Pri milanese nel palazzo Stelline di corso magenta, è stata interamente rivolta al futuro. La sa bene il commissario regionale del Pri Franco De Angelis che intervenendo dalla tribuna ha detto in modo inequivocabile che se si fosse candidato lui la gente gli avrebbe detto basta, è dal 1970 che ti candidi. Per questo ha presentato due giovani come Silvia Gioventù e Valerio Massimo Antonelli, quest’ultimo diciannovenne. Due giovani di famiglie e di valori repubblicani, educati all’idea del servizio che si rende al proprio paese senza pretendere compensi personali. Ancora aleggia nella sala, dove sono assiepati tanti vecchi repubblicani, il ricordo di Spadolini e Bucalossi. E’ la gloria del partito che rappresentavano che si vuole ripristinare.
Il Pri lombardo non ha fatto accordi con la maggioranza che sostiene il governatore Fontana in Regione, non ha preso contratti con le segreterie politiche degli altri partiti. De Angelis spiega che ci è stato invece un accordo programmatico con il solo Governaore di cui si è apprezzato l’operato ed ancora di più le intenzioni progettuali per i prossimi anni. “Noi – ha detto De Angelis – non siamo mai stati un partito da schieramento, siamo il partito dei contenuti, è Fontana ha rappresentato l’innovazione, il welfare, la capacità amministrativa che ha migliorato la nostra Regione”, Certo, si è dovuta superare l’ora buia del governo Conte che la procura di Bergamo ora ha messo sotto osservazione nella sua inchiesta sul Covid. “Un’ora buia per la vita del paese”, ha detto nelle sue conclusioni il segretario nazionale Corrado De Rinaldis Saponaro, che già nel marzo del 2020 davanti al disastro del governo nazionale aveva firmato un articolo sulla Stampa per chiedere una presidenza del consiglio Mario Draghi. Se si è dovuto attendere un anno intero, ma alla fine l’Italia è arrivata a quella soluzione e si è rimessa in moto con successo. Bata guardare i dati sul Pil oggi che ha superato quello della Germania, e le prospettive di crescita, anche grazie alla politica energetica iniziata da Draghi e proseguita dall’attuale governo, possono restare positive anche per il prossimo anno. Essenziale per il partito repubblicano saranno le capacità di investimento nelle imprese come nella capacità di qualificare il lavoro. Anche per questo la Lombardia, la locomotiva italiana, ha un ruolo fondamentale da continuare a svolgere.
Saponaro nel suo intervento ha ricordato come siano due i punti fermi per il Pri, la pubblica istruzione e la sanità pubblica, perché bisogna dare le stesse condizioni di partenza e di assistenza a tutti i cittadini. Solo a queste condizioni si può garantire la costituzione repubblicana fondata sul lavoro, E’ chiaro poi che lo Stato deve preoccuparsi delle giuste retribuzione perché il problema del paese non è quello degli immigrati che arrivano ma dei cervelli che se ne vanno. “Noi vogliamo che i nostri giovani possano restare in Italia e guidarla verso i successi che si meritano”, ha detto Saponaro concludendo il suo intervento toccando uno degli aspetti più profondi dell’identità repubblicana, la provenienza da “la Giovine Italia”.