il responsabile nazionale degli Enti locale del Pri, e vicesindaco di Ravenna Eugenio Fusignani ha ricordato la figura di Amerigo Battistuli che è mancato nella giornata di oggi.
“Con la scomparsa di Amerigo Battistuli se ne va uno dei principali protagonista della storia del Partito Repubblicano – non solo di Ravenna –negli ultimi 40 anni del secolo scorso. Battagliero esponente della sinistra interna del PRI ravennate, fu al fianco di Ugo La Malfa nella battaglia per la nascita del centrosinistra nel Paese e per il coinvolgimento del PRI nel dibattito apertosi circa il superamento delle Giunte socialcomuniste e il loro allargamento alle forze riformatrici di cui il Partito Repubblicano è la massima espressione. Consigliere Comunale dal 1969 al 1985, fu per 9 mesi assessore nella Giunta di centrosinistra presieduta dall’ultimo Sindaco Repubblicano di Ravenna Secondo Bini. Neglianni’70 ricoprì l’incarico di Segretario Organizzativo del Partito ravennate: Fu poi eletto Segretario politico Comunale e Provinciale il 6 marzo 1981 e rieletto per un altro mandato il 7 aprile del 1984. Ai primi di aprile del 1983, durante la Segreteria Nazionale di Giovanni Spadolini, si svolse a Ravenna, su sua iniziativa, la 1° festa nazionale del PRI “BIANCO, ROSSO, ILVERDE…L’ALTRA IDEA DELL’ITALIA”. Quasi 6 mesi dopo, il 29 agosto1983,viene formata la nuova Giunta che vede l’ingresso del PRI Ravennate accanto a PCI e PSI, riprendendo la strada del centrosinistra così come pensato ad Ugo La Malfa. Membro della Direzione Regionale e Nazionale dal 1981al 1992, fu candidato alle elezioni regionali del 13 aprile1985. Il 30 giugno di quell’anno promosse la deposizione da parte del PRI di Ravenna di una corona bronzea (opera dello scultore Giannantonio Bucci) sulla tomba di Ugo La Malfa al cimitero del Verano. Da ricordare anche l’apertura il 13 marzo 1982, su sua iniziativa, di una Sezione del PRI a Lioni (in Campania), colpita dal terremoto.
Battistuli ha ricoperto inoltre l’incarico di Segretario Regionale del PRI dell’Emilia-Romagna dal 5 aprile del 1988 al 20 luglio del 1990. Di rilievo anche i suoi innumerevoli incarichi professionali di dirigente nel movimento Cooperativo ( Legacoop e AGCI) che ne fanno altresì un cooperatore a tutto tondo. Sono cresciuto alla sua scuola politica e con lui ho condiviso l’esperienza de L’AltraItalia, un vero e proprio laboratorio politico più che una minoranza interna, che Amerigo volle e fece crescere nella seconda metà degli anni ’80. Molte e di livello le iniziative che facemmo insieme, ma sempre nel rispetto dell’appartenenza al PRI e con le opportune condivisioni con l’allora maggioranza. Anche questa era la cifra distintiva della sua onestà intellettuale, dell’attaccamento al partito e, soprattutto, della correttezza di rapporti che caratterizzava Amerigo. Esprimo il cordoglio di tutti i Repubblicani della provincia di Ravenna che, insieme a me, si stringono al dolore della moglie Maria e dei figli Rita e Roberto