Quando abbiamo visto nominare al vertice delle forze russe il generale Surovokin, “Armageddon” come lo chiamano per la spietatezza mostrata contro la ribellione in Siria, abbiamo scritto che in fondo avrebbe dovuto soltanto gestire la ritirata del suo esercito. I russi entrarono a Kherson all’indomani dell’invasione. La Bbc non sapeva nemmeno cosa fosse Kherson. Kherson è l’unico capoluogo di Regione che i russi sono riusciti a prendere e tenere per sei mesi, una cittadina di quasi trecentomila abitanti, posta fra la Crimea ed il resto del paese. Presa Kherson si pensava che i russi puntassero su Odessa, cosa che non hanno mai nemmeno tentato. Hanno ritenuto più plausibile conquistare Kyiv che Odessa, ed anche questo da l’idea della incapacità strategica della Russia, l’impostazione fallimentare di una campagna finita ingloriosamente.
Il Pentagono stima le perdite sul fronte inclusi i feriti di duecentomila effettivi ripartiti equilibratamente. I centomila russi in sei mesi fanno impressione rispetto ai 25 mila stimati in Afghanistan in 10 anni di occupazione. Va poi aggiunto che i militari ucraini sono un terzo delle loro vittime quando i russi sono tutti truppa ed alti ufficiali. La Russia ha fatto la guerra ai civili, non ai soldati.
Il meno entusiasta del ritorno di Kherson all’Ucraina è proprio Zelensky. Non perché creda in una trappola, Kherson era oramai indifendibile, ma perché, ripresa Kherson, l’Alleanza atlantica possa proporre un ramo di ulivo. I russi sono oramai trincerati dietro al Dnepr su una porzione insignificante di terreno. All’interno dell’amministrazione americana, abbiamo appreso dal Washington Post, c’è chi preme sul presidente Biden a tal fine. E l’America ha appena stanziato altri 400 milioni di dollari in armamenti negando droni la cui gittata potrebbe consentire un’offensiva in territorio davvero russo. Per cui perché non trattare? Perché Zelensky non ci pensa proprio.
Consentire la solidificazione di questa situazione, significherebbe dare ai russi il tempo, magari un intero anno, per riorganizzarsi e mantenere le grinfie sulla Crimea, mentre Zelensky perderebbe l’occasione della vittoria completa che chiedono gli ucraini. Per questo Zelensky non accetterà nessuna tregua e nessuna proposta di pace. Biden da parte sua non gliene avanzerà alcuna rispettoso dell’autonomia ucraina e delle sue decisioni. C’è un solo modo per arrivare ad una pace subito. Cacciare Putin dal Cremlino. Se la Russia si libera di Putin autonomamente, ha fallito l’impresa militare ha esposto la Russia a ritorsioni penose, questo potrebbe completamente cambiare la posizione del governo ucraino e di quelli occidentali. Altrimenti possiamo star sicuri che gli Ucraini continueranno ad avanzare anche se le difese dietro al Dnepr saranno molto più difficili da espugnare di quelle nella regione di Kherson. A proposito, mentre noi si scriveva che i russi scappavano, abbiamo ascoltato i soliti esperti televisivi di Rai tre spiegarci che a Kherson ci sarebbe stata una battaglia sanguinosa fino a Natale. Complimenti alle reti di Stato.