Il segretario nazionale Corrado de Rinaldis saponato ha guidato una delegazione del partito repubblicano composta dagli amici Salvatore Piro, vice segretario nazionale, Paola Fanfarillo, responsabile femminile e dal consigliere nazionale Luigi Manganiello, al secondo Congresso nazionale di Azione. Questo il suo intervento di saluto ai lavori
“Sono molto felice di essere qui al congresso di Azione. Tra azione ed il Pri c’è un comune denominatore, quale quello di porre l’interesse del paese prima di qualsiasi interesse particolare. Le nostre radici politiche e culturali affondano nell’evoluzione stessa della società. In questi ultimi anni L’Europa ha pensato di andare avanti benissimo, senza rendersi conto di doversi innovare per evitare di ritrovarsi fuori mercato e rischiare di non stare più in piedi. Un gli accordi della comunità del carbone e dell’acciaio, ha sprecato tempo inutilmente. Per troppi anni l’Europa ha sottovalutato i rischi che correva la sua sicurezza. Si riteneva di potersi rifugiare sempre dietro gli Stati uniti d’America, quando sarebbe stato necessario dedicare più spese per la difesa. Questa forma pigrizia si è scontrata con l’irruenza della seconda presidenza Trump che ha cambiato il ritmo di marcia delle relazioni euro atlantiche, e l’Europa si è mostrata impreparata.
Trump è partito fortissimo con quaranta decreti al giorno, ma è destinato a rallentare. Dazi al 25 per cento sulle auto fanno male innanzitutto all’America. Ci sono già studi che prevedono solo per Detroit la perdita di ventimila lavoratori del settore. e questo in tempi strettissimi. Ad un attacco commerciale del nostro alleato così violento, attenzione a rispondere con la medesma foga. L’Europa sbaglierebbe rispondendo ai dazi con altri dazi. Anche in questo caso ci sono già degli studi per i quali i dazi contro gli Usa diminuirebbero il Pil europeo. Secondo la Banca Mondiale dello 0,3, secondo Lagarde dello 0,5. Non oso pensare dove andrebbe l’Italia con previsioni di crescita dello 0,7%, se venisse a perdere lo 0,3, o lo 0,5. Tutto sommato sarei portato a credere che gli annunzi dei dazi siano servite più alle speculazioni di borsa. La stessa idea di passare dall’antitrust ai monopoli non tiene. L’Italia c’è passata con i monopoli della luce e della telefonia. Ci voleva la raccomandazione per farsi attaccare la luce. Per questo non credo che l’America intraprenda un ruvido cambio di passo per far girare il mondo all’indietro. Credo che la politica di Trump iniziata tanto bruscamente altrettanto bruscamente sarà cambiata. Il popolo americano ha votato Trump per ragioni di maggiore sicurezza, ma è un popolo di immigrati che si indigna nel vedere quelle scene di gente rimandata nel proprio paese di provenienza in catene.
Io credo fortemente nella ripresa positiva delle relazioni fra Europa ed America, e l’Europa deve saper fare qualcosa per agevolarla, intanto iniziando con il tagliare il suo sistema burocratico, non solo quello in Italia, ma anche quello di Bruxelles, Poi serve un piano di difesa comuna, che badate non può essere fatto a spese di ogni Stato, se non vogliamo una differenza troppo smaccata negli armamenti nazionali. Supra tutto non si devono acquistare armi dagli Stati Uniti. Dobbiamo puntare sulla nostra industria e la sua capacità di ricerca, innovazione ed aggiornamento che anche in Italia è un’eccellenza.
Io ho molto apprezzato l’iniziativa franco inglese che è in corso in queste settimane per la difesa Europea dell’Ucraina, qualsiasi cosa accada. Questa rafforza la posizione di Trump nei colloqui con Putin. e non mi sento di escludere assolutamente che possa essere concordata. Mi dispiace invece che l’Italia abbia preso questo comportamento defilato che mostra di non comprendere il senso politico strategico dell’asse fra Macron e Starmer. Disgraziatamente, se al posto del governo di centrodestra, ve ne fosse uno di centrosinistra, il comportamento dell’Italia sarebbe stato lo stesso. Mi domando come possa l’unione dei verdi e sinistra italiana, aver preso una posizione come quella sull’Ucraina che conosciamo. I cinque stelle, si sa, sono quello che sono, ma la sinistra italiana ha una pagina gloriosa di lotta della Resistenza a porta San Paolo contro il nazifascismo. Evidentemente l’hanno dimenticata.
L’Europa per rilanciarsi deve recuperare competitività e lo deve fare in fretta. L’Italia si trova persino più indietro. Solo con “la via della seta” siamo riusciti a diminuire le nostre esportazioni con la Cina.
Azione