Chi è Sandro Rossi? Diciamo subito questo: non è un pericoloso No Vax. Anzi. Ha sempre creduto alla scienza, non ha mai votato 5S, ha sempre creduto che la terra fosse tonda e ritenuto le scie chimiche una sciocchezza. È un uomo che ha vissuto, che si è divertito, che ha amato, che ha discusso, che si è appassionato. E che a un certo punto della sua vita si è trovato, come tutti, davanti alla scelta. Vaccinarsi o no e, nel caso, con chi. In un periodo in cui era già chiaro a tutti che la gestione della pandemia era, ad essere buoni, un po’ approssimativa, dei sieri sperimentali, fatti in fretta e in furia, malgrado le rassicurazioni del potere farmaceutico e di quello politico, delle perplessità nascevano nella sensibilità di chiunque. E ancora non si era arrivati al periodo storico in cui il vaccino di fatto ti veniva imposto. Ma alla fine Sandro ci ha creduto, come ci hanno creduto in tanti. E il vaccino lo ha fatto andare in coma. Non se ne è parlato, perché imbarazza, ma in tanti ci sono morti. Un esercito condannato al silenzio e al disprezzo. Come ti permetti di criticare Burioni, pericoloso No Vax? Sandro Rossi ce lo ha proprio scritto nero su bianco, nel referto: “encefalite limbica a verosimile genesi postvaccinica”. Come Andrea, l’ex saldatore ridotto in sedia a rotelle che Speranza ha pensato bene addirittura di insultare.
La sua testimonianza, È un lunedì di maggio, però non vuole essere una presa di posizione politica, perché di pessimo questa cattiva gestione ha avuto questo. È stata politicizzata, appunto. Con le ovvie conseguenze che oggi riguardano ogni questione del dibattito pubblico: se non stai con il Pd, allora stai con Salvini. Persino in una questione come questa. No. Sandro Rossi ha voluto mettere giù in libro dove c’è tutt’altro. C’è la voglia di tornare a vivere una vita normale. C’è l’invito a viverla, come viene, come ti capita, perché è sempre bella la vita. Tanto vale abitare intensamente tutto e tutto insieme, senza perdere tempo, perché è il momento che dà significato al tutto, e se non lo cogli rischi che semplicemente il tempo passa, e a te non resta che disperare, povero mortale che sei.