I russi devono avere una qualche passione recondita per i carri armati che sono protagonisti della loro produzione cinematografica persino più delle battaglie che hanno fatto dal 1936, quando arrivarono in Spagna. Il T25 era il miglior modello sul campo eppure non servì a niente. In compenso la prima grande vittoria sovietica nella guerra patriottica, quella della battaglia di Kursk nel 1943 è stata condotta da una controffensiva di carri formidabile con cui venne schiacciata la tenaglia nazista. Poi uno va a cedere il dettaglio e si accorge che i carri russi rimasero inceneriti in1600 contro trecento tedeschi, gli aerei abbattuti furono più di mille, contro 400 e fanti rimasti uccisi 160 mila, contro 47 mila. Come è possibile che avessero vinto i russi? Infatti, i russi avevano perso, solo che la battaglia di Kursk si chiuse il 16 luglio e Hitler nello sgomento dei suoi generali, spedì le divisioni corazzate della nona armata di Model in Italia dove erano sbarcati gli alleati, costringendoli a ritirarsi.
Che i russi continuino ad avere qualche problema con i carri anche oggi lo si è visto nella prima fase dell’avanzata in Ucraina, dove ne hanno più lasciati sul terreno che altro. Ma in questi due anni avranno imparato qualcosa? Nemmeno a dirlo. Il 30 marzo scorso hanno lanciato una nuova offensiva nel Donbass forti di una divisione di 36 carri. Ne hanno subito ripersi 12. La difesa ucraina oramai si diverte a mostrare le immagini satellitari con i numeretti, meno uno, meno, due, meno tre. I carri russi avanzano sempre nello stesso modo in fila allo scoperto su un percorso tracciato, una pacchia per i droni.
L’ Institute for the Study of War di Washington, sostiene che quella del trenta marzo scorso è stata la prima operazione russa meccanizzata su larga scala dall’inizio dell’offensiva contro Avdiïvka dalla fine di ottobre 2023.. Allora le forze ucraine avrebbero distrutto quasi 50 carri armati russi e più di 100 veicoli corazzati. A distanza di meno un anno, nonostante le difficoltà di equipaggiamento, ancora sono in grado di farlo. Tanto che secondo Isw Il comando russo potrebbe concentrare l’operazione offensiva prevista per la tarda primavera o l’estate del 2024 nell’oblast occidentale di Donetsk, stimando che le forze russe saranno solo in grado di colpire un settore alla volta, a causa della mancanza di soldati e di preparativi insufficienti. Isw, non prende nemmeno in considerazione il profilo tattico che continua a rivelarsi inconsistente. Questo tipo di valutazioni spiegano perché gli Stati Uniti d’America non abbiano nessuna intenzione di sbloccare i finanziamenti per l’Ucraina. Con quelli già avuti Zelesky se la cava benissimo Ci mancherebbe solo che l’esercito ucraino diventasse potente quasi quanto quello russo. L’America vedrebbe raddoppiata la minaccia all’occidente perché proprio non riesce .a considerare l’Ucraina come tale.
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Anche gli americati non avevano carri armati all’altezza dei tigre ; avevano pero’ un’aviazione enorme che ha fatto la differenza. Gia’ le neutroniche avevano reso impossibile l’invasione dei 50.000 carri russi rendendoli inutili. Purtroppo i russi hanno tanta altra roba CONVENZIONALE Compresi i droni che sempre convenzionali sono. Nella 2° guerra mondiale nessuno si e’ azzardato a usare i gas che TUTTI avevano. Strano equilibrio del terrore che nel passato delle guerre non c’era…tutti usavano il massimo di cio’ che avevano …a parte accordi politici che potevano limitare certe azioni.