Ci ha lasciato Antonio Sbrighi. Lo ha ricordato con commozione il vice sindaco di Ravenna e segretario provinciale del Pri, Eugenio Fusignani. “Era il decano dei repubblicani ravennati ma, a dispetto dei suoi 99 anni compiuti, Tunaci d’Mano era una delle intelligenze più vive della nostra comunità. Figura di spicco nel panorama della cultura romagnola che, con le sue delicate poesie dialettali e i suoi avvincenti racconti della Romagna che fu, seppe onorare con grande profondità di pensiero ancorché con grande umiltà. Un tratto il suo che lo rendeva amato e stimato da tutti. Per me era un caro amico, ha aggiunto Fusignani, una persona che quando la incontravo sapevo che mi avrebbe arricchito anche con una semplice battuta. Difficile ricordare un aneddoto piuttosto che un altro: ogni incontro con lui era un momento da ricordare. Ha vissuto in pieno e con pienezza la sua vita e questo è motivo di grande conforto. Resterà vivo nel novero delle persone care ma, soprattutto, resterà vivo il suo ricordo attraverso la sua opera che glorificherà per sempre Castiglione, Ravenna, la Romagna e il PRI che si è onorato di averlo iscritto ininterrottamente fin da ragazzo. Ciao Tunaci, ti ho voluto bene”, ha concluso Fusignani. Alla famiglia il cordoglio personale di Eugenio e di tutto il PRI.
Il 30° Congresso dell’Unione Romana
Domenica 15 dicembre 2024 nel 129esimo anniversario della sua fondazione, il Pri ospiterà presso la sede nazionale in via Euclide...