giovedì, 15 Maggio 2025
  • Login
  • Register
LA VOCE REPUBBLICANA
Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Editore: Partito Repubblicano Italiano
  • Home
  • Attualità
    • Guerra in Ucraina
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Economia
  • L’editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
    • Guerra in Ucraina
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Economia
  • L’editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
No Result
View All Result
LA VOCE REPUBBLICANA
No Result
View All Result


Il momento dell’antiamericanismo residuo

Riccardo Bruno di Riccardo Bruno
7 Novembre 2024
in L'editoriale
0
Condividi su FacebookTwittaCondividi su WhatsApp

Ora che Trump è tornato alla Casa Bianca sull’onda di una marea di consensi vi sono due mesi per scatenare tutto l’antiamericanismo residuo senza freno alcuno. Perché Trump ha vinto? Perché “gli americani ragionano con la pancia”, il sofisticato pensiero del direttore di Repubblica che ha rimosso Maurizio Molinari, accompagnato da esperti internazionali che spiegano il machismo pregresso dell’America bianca, che avversa le donne anche se intelligenti ed istruite, “il contrario di quello che avviene in Italia”, dove votiamo prodigi come Meloni e Schlein, dibattito sui telegiornali Sky. Ancora non bastasse, ecco il capolavoro, Trump darà via libera al progetti di pulizia etnica in medio oriente, tesi di Quirico su La Stampa. A 48 ore dal voto, questo è solo l’antipasto. Da qui in poi bisogna essere pronti a leggerne e ad ascoltarne di ogni colore. Poi magari vedremo i misfatti che cova davvero la presidenza Trump alla luce del sole. Eppure l’America ha già vissuto una presidenza Trump, e stranamente il mondo è sopravvissuto. Guarda caso la stragrande maggioranza dell’elettorato americano ha giudicato quell’esperienza più affidabile dell’incognita Harris.

Può piacere o meno, ma Trump è un fenomeno di successo statunitense dagli anni 80 del secolo scorso e per contrastarlo con qualche efficacia, il partito democratico ha dovuto portare in campo un residuato prestigioso della guerra fredda come Joe Biden. Hillary Clinton si era dimostrata un flop clamoroso. La Harris anche peggio della Clinton, soprattutto dopo il sacrifico di Biden che pure aveva tolto a Trump il suo argomento più efficace, la senilità del presidente in carica. Perché l’America imbocchi una strada progressista deve avere una prospettiva di rigenerazione e di speranza. Bill Clinton e soprattutto Barak Obama, seppero ancora dargliela. Altrimenti, l’elettore, preferisce l’usato sicuro. Trump dava più garanzie di Kamala Harris, ecco semplicemente le ragioni della performance repubblicana.

Il Trump del primo mandato presidenziale non stravolse completamente la politica precedente, quale che fosse il suo parere su determinate questioni, e soprattutto la presidenza Biden non ha stravolto completamente la politica del governo Trump. I dazi alla Cina, Biden li ha ampliati e sulla lotta all’immigrazione clandestina ha provato ad emularlo financo nelle dichiarazioni della campagna elettorale. Trump è un miliardario che persegue i suoi interessi economici, verissimo. La Harris invece è una rappresentante altolocata degli interessi dei miliardari della Silicon Valley che si fa fare campagna elettorale dallo star system hollywoodiano. Dovendo scegliere, la rurale Pennsylvania ha preferito Trump, e lo ha preferito anche l’operaio Michigan.

Per quello che riguarda la politica internazionale, fu Obama ad entrare in urto con le scelte economiche di Angela Merkel e a spostare l’interesse statunitense verso il Pacifico. Soprattutto è stato Obama a consentire a Putin di non pagare nessun autentico prezzo per la annessione della Crimea nel 2014. Biden ha rappresentato un’eccezione in Ucraina rispetto alla linea di Obama e Trump potrebbe benissimo pensarla come la pensò Obama, l’Ucraina non ha nessuna rilevanza strategica per l’America, meglio andar daccordo con i russi. L’Europa dovrebbe dire a Trump guarda che se consentiamo alla Russia di riprendersi l’Ucraina, non sappiamo dove questa voglia andare a finire. La Russia era arrivata persino in Spagna. Se l’Europa è invece contraria a che l’Ucraina bombardi il territorio russo, cosa volete che faccia Trump? Meglio offrire un biglietto aereo per Malibu a Zelensky e tanti saluti.

Rispetto ad Obama Trump prese molto sul serio la questione del nucleare iraniano, tanto da voler interrompere immediatamente gli accordi a riguardo presi dal suo predecessore. L’Iran sa di ritrovarsi un nemico alla Casa Bianca, anche se Biden aveva confermato la linea di Trump. Biden però sosteneva i due Stati in medio oriente che per Trump esistono già, uno è Israele, l’altro, la Giordania. Entrambi buoni alleati dell’Occidente che Trump vorrà tutelare. Ed ecco Quirico prendere carta e penna, che fine faranno i poveri abitanti di Gaza? Gaza era egiziana, può tornare all’Egitto, chi l’ha detto che devi farsi uno Stato proprio? Ha avuto vent’anni e ha scelto Hamas che non vuole due Stati. Hamas vuole distruggere quelli che ci sono. La prospettiva dei due Stati non è venuta meno per causa di Israele e certo non sarà Trump a rilanciarla in queste condizioni. È Hamas a doversi assumere la responsabilità, non Netanyahu e meno che mai Trump.

Vero che mezza Europa avrebbe comunque preferito vedere Trump dietro le sbarre piuttosto che nuovamente alla Casa Bianca e ci saranno pure delle ragioni per tanta ostilità. Solo che se deve essere processato il presidente dell’unica grande potenza democratica rimasta al mondo, qui in Europa, ad occhio e croce, se ha ragione il commissario alla difesa Kubilius, non ce ne sono più, per lo meno fate un processo equo.

licenza pixabay

Tags: QuiricoTrump
Riccardo Bruno

Riccardo Bruno

Riccardo Bruno si è laureato in Storia della Filosofia presso l'Università di Roma La Sapienza nel 1988. Dal 1987 al 1989 collabora all'Ufficio esteri del PRI diretto dall'onorevole Vittorio Olcese. Dal 1994 è capo ufficio stampa del PRI, dal 1995 giornalista professionista iscritto alla stampa parlamentare. Nel 1999 è capo redattore de La Voce Repubblicana. È stato poi editorialista per il Foglio di Giuliano Ferrara e l'Indipendente di Vittorio Feltri. Dal 2019 è prima vice direttore de La Voce Repubblicana e poi direttore politico

Altri Articoli

Una figura penosa

Profondo rosso

C'è qualcosa di disperante nell'ascoltare il presidente del Consiglio avventurarsi su temi di cui appare completamente impreparata.  Il rendimento del...

Cronaca di un disastro annunziato

Cronaca di un disastro annunziato

Il centro studi di Unimpresa ha diramato i costi dell'elettricità in Europa. L'Italia paga una media di 109 euro per...

In retroguardia

In retroguardia

Il presidente del consiglio italiano si ritrova su una posizione di retroguardia in Europa causa due motivi principali. Il primo...

Un sintomo grave di dimenticanza storica

Un sintomo grave di dimenticanza storica

 Se nel raduno nazionale degli Alpini a Biella si canta “Faccetta Nera”, c'è qualcosa che va oltre il semplice episodio....

Prossimo articolo
La NATO assumerà il controllo degli aiuti all’Ucraina

Collesan sulla guerra fra Russia e Ucraina

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Consigliati

San Michele, la celebrazione del Pri

Una spirale di arretratezza che va fermata

Tunisi non è un bel suol d’amore

Tunisi non è un bel suol d’amore

Articoli Popolari

  • Il documento della Direzione Nazionale del Pri dell’8 agosto

    1020 Condivisioni
    Condividi 408 Tweet 255
  • Barbero, l’inutilità della filosofia e il segreto dei Templari

    986 Condivisioni
    Condividi 394 Tweet 247
  • Il giovane Hegel e lo Spirito del mondo a cavallo

    979 Condivisioni
    Condividi 392 Tweet 245
  • Il bipolarismo fasullo, intervista a Luigi Marattin

    932 Condivisioni
    Condividi 373 Tweet 233
  • Non bisogna mai porre limiti alla divina provvidenza

    838 Condivisioni
    Condividi 335 Tweet 210

LA VOCE REPUBBLICANA

Giornale di politica e attualità fondato nel 1921

Edizione online iscrizione n.136 del 02/12/2020
del Tribunale Ordinario di Roma
Direttore Responsabile: Paolo Morelli
Direttore Politico: Riccardo Bruno
Coordinamento direzione: Mauro Cascio

  • Privacy e Cookie Policy

© 2022 La Voce Repubblicana - Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Partito Repubblicano Italiano

No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità / Politica
    • Guerra in Ucraina
  • Economia
  • L’Editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Privacy e Cookie Policy

© 2022 La Voce Repubblicana - Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Partito Repubblicano Italiano

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms below to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Cookie Policy
Sul nostro sito web utilizziamo i cookie per offrirti l'esperienza più pertinente possibile ricordando le tue preferenze nelle successive visite. Cliccando su "Accetta tutti", acconsenti all'uso di TUTTI i cookie. Tuttavia, puoi visitare "Configurazione Cookie" per fornire un consenso controllato.
Configurazione CookieAccetta Tutto
Revisione consensi

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA