Andrea Collesan della Direzione nazionale del Pri ci ha inviato la sua seguente dichiarazione
“Il rapporto tra ucraini e russi è per certi versi pari a un rapporto conflittuale tra padre e figlio. Nella storia mi sovviene quanto dissi a mio zio notaio che non capivo né giustificavo il comportamento Di Pietro il Grande, che uccise il figlio torturandolo. Mio zio mi disse che il comportamento di Pietro Il Grande era dovuto alla difesa della dinastia dei Romanov anche se non riuscii a convincermi.
Ora la situazione in Ucraina può trovare una sua definizione pacifica solo se viene riconosciuta a tutti gli effetti l’autonomia e l’indipendenza ucraina. Emblematica è la critica di Putin nei confronti di Lenin, che si era fatto promotore della autonomia ucraina ai tempi dell’Urss. Non è salvaguardando aprioristicamente l’orgoglio russo che si può uscire dallo stallo attuale”