A margine dei lavori della direzione regionale del Pri in Campania, con l’amico Salvatore Piro, il segretario nazionale Corrado De Rinaldis Saponaro ha condannato fermamente l’attacco degli studenti all’evento di Daniele Capezzone, “un intellettuale che apprezzo per la sua cultura liberale, a cui mando la mia piena solidarietà personale e politica”, ha detto Saponaro.
“Chi come me ha vissuto gli anni ‘70 all’università della Sapienza. rimane profondamente colpito e preoccupato da una vicenda di questa entità. Perché se è giusto che gli studenti protestino, essi dovrebbero farlo non per un convegno culturale liberamente organizzato. Ai miei tempi difendevamo le libertà democratiche sancite dalla costituzione, oggi potrebbero difendere le politiche climatiche che a causa delle crisi si stanno profondamente assottigliate. Invece contestano un vecchio radicale come Capezzone. Che senso ha?”.
Saponaro alla vigilia del prossimo consiglio nazionale convocato a Roma il 27 novembre ha rimandato i commenti sulla situazione politica alla sua relazione. Ha invece voluto sottolineare come il presidente emerito della Corte Costituzionale, il professor Sabino Cassese e la senatrice Liliana Segre, ritengono il vero problema del paese non certo il rischio di un ritorno al fascismo o al comunismo, ma la difesa e la tutela delle libertà costituzionali, in tutte le loro forme. “Il partito Repubblicano – ha detto Saponaro – è sempre stato atlantista e europeista quindi non possiamo non guardare favorevolmente ad un governo italiano che si proclama amico degli Stati Uniti. Poi conteranno i fatti. La bussola del nostro paese – ha aggiunto il segretario del Pri deve restata orientata sull’integrazione euroatlantica e sul sostegno ad uno stato libero e democratico come l’Ucraina, un paese sovrano e indipendente aggredito da una invasione folle e insensata”. Rivolgendosi poi ai giovani della Fgr presenti, Saponaro ha detto che “per i repubblicani la priorità rimane la capacità di dare ai giovani delle risposte esaurienti alle nuove generazioni, che hanno pagato più di tutti il costo delle crisi di questi anni. Il nostro compito sarà di orientare l’azione dell’esecutivo sulle riforme per la riqualificazione della scuola come principale ascensore sociale del nostro paese”.