La Direzione Regionale del PRI dell’Emilia Romagna, riunitasi a Ravenna il 3 luglio 2024,approva la relazione del Segretario Regionale Eugenio Fusignani, sintetizzata nel presente documento.
“In merito al voto ell’8 e 9 giugno la direzione esprime ringraziamento ai candidati e candidate che hanno rappresentato il Pri in liste dell’Edera, civiche o nel Patto Repubblicano con Azione, sia alle europee sia nelle amministrative nei comuni della regione.
Se le urne europee vedono premiate le forze di governo, nonostante il calo di voti rispetto alle politiche del 2022, il voto amministrativo vede premiate le forze di opposizione che, con alleanze insieme al PRI, vincono praticamente tutti i comuni chiamati al voto.
In questo quadro il PRI esce con nuove prospettive aperte dal Patto Repubblicano con Azione, soprattutto in relazione al ritorno sulle schede in tante realtà dove non era presente da molte elezioni e per i buoni risultati conseguiti dai nostri candidati e candidate in tutte le circoscrizioni e dalle liste amministrative presenti nel Paese.
La direzione, riconoscendosi nelle linee proposte dalla segreteria regionale in sintonia con la segreteria nazionale, valuta positivamente l’omogeneità di collocazione del partito regionale che rafforza il peso specifico del partito. La direzione, dichiarandosi contraria alle riforme del governo su premierato e autonomia differenziata, esprime: preoccupazione per il rafforzamento delle destre antieuropeiste; sottolinea l’ingiustificabile divisione dell’area liberaldemocratica che ha fatto mancare almeno 7 parlamentari europei italiani al gruppo di Renewe Europe; riconferma la linea tracciata col Patto Repubblicano con Azione; auspica un rafforzamento che apra ad altre forze europeiste, riformiste e civiche che, insieme, avrebbero non solo doppiato lo sbarramento, ma determinato equilibri diversi nel momento in cui il disegno dell’Europa Federale corre i maggiori rischi sotto l’attacco dei sovranismi e dei nazionalismi.
La direzione ritiene che il PRI emiliano-romagnolo debba lavorare per proporre un Patto federativo Repubblicano che delinei una proposta politica, già dalle prossime regionali, per la costruzione di un’area laica, liberaldemocratica, europeista, civica e riformista in grado di rappresentare le istanze dell’astensionismo e porsi come argine sia all’estremizzazione del confronto politico, sia verso la destra in particolare quando questo comporta la presenza di estremismi neofascisti.
In questo senso, dà mandato al segretario regionale, avvalendosi in caso del supporto dei segretari provinciali e di consociazione, per aprire un confronto con tutte le forze che si riconoscono in Renewe Europe. Infine, sulla scorta del voto amministrativo, dà mandato al segretario regionale per aprire tavoli di confronto per costruire una proposta di alleanza regionale da portare al dibattito della direzione”.