A leggere sulla stampa italiana che si sta per aprire una “fase cruciale” della guerra, verrebbe da pensare che siamo tornati sulla Marna al 1914 – 18. Allora si confrontavano francesi, tedeschi ed inglesi, ovvero le principali potenze europee del secolo scorso. Invece oggi siamo poco sopra al Dnepr, dove i russi se la vedono con gli ucraini, ovvero una sola potenza mondiale, così si considera tale, che da due anni non riesce a riprendersi quello che pure fu suo dai tempi di Pietro il Grande. Questo dovrebbe essere l’elemento di riflessione per l’opinione pubblica, ovvero come sia possibile che questa formidabile potenza russa ancora debba bombardare Odessa, che lo stesso Cremlino non osa definire città ucraina. La cricca di Putin ritiene Odessa città russa a tutti gli effetti, eppure non ci hanno rimesso piede, la tirano giù a cannonate. Sarebbe come se il generale Huston avesse avuto bisogno di due anni per riprendersi il Texas, che riprese in cinque minuti cinque, tanto durò la guerra con l’esercito del generale Santana.
In America sono trasecolati da questa situazione perché l’idea dell’amministrazione democratica, fu definita perfettamente da Kissinger prima di morire. Una volta retto l’urto iniziale e fatto ripiegare i russi, si sarebbe dovuto arrivare ad un accordo, cioè al riconoscimento delle repubbliche indipendenti e del rientro della Crimea nella confederazione russa, in cambio dell’indipendenza di Kyiv. Per la verità vi sarebbe da dubitare che i russi fossero favorevoli ad una tale soluzione se non per riorganizzarsi le fila e leccarsi le ferite. Quello che però davvero non ci si aspettava era che fossero gli ucraini a rifiutarla, slanciandosi persino in una controffensiva. La controffensiva ucraina ha segnato la fine del sostegno Nato all’Ucraina e quindi Zelensky oramai se la vedrà da solo, i paesi europei che vogliono aiutarlo lo aiuteranno, ma l’America si è espressa chiaramente con un monito ai russi, che se cade l’Ucraina, sarà guerra aperta con loro. Cioè l’America ha detto ai russi di piantarla li, non che aiuterà ancora l’Ucraina. Per cui se l’Europa non vuole trovarsi la guerra in casa a breve, deve andare a combattere in Ucraina come dice Macron, oppure sostituire il supporto americano integralmente, cosa difficile da poter fare. Poi non è detto che Putin voglia rischiare tanto, con una federazione che sembra sul punto di esplodere. La leva appena reclutata gli serve più al controllo interno che al fronte. Una Russia costretta a minacciare l’Armenia, una pulce in confronto, come pure ha fatto il ministro degli esteri Lavorv, dovrebbe essere alla canna del gas, altro che prossima a vincere la guerra.
Al che non mancano gli ammiratori nostrani della Grande Russia, siamo il paese europeo che ci ha più commerci dopo la Germania, che però i russi li conosce meglio. La Prussia era solo un territorio che precedeva la Russia. E pure attenzione a credere nel mito dell’imbattibilità russa perché in verità non si capisce quale guerra avrebbero mai vinto i russi che dopo la battaglia di Klusino, 1610, presero il re di Polonia come Zar, Vassilj IV era stato catturato e sarebbe morto in prigione nel 1612. Lo zar Ladislao era polacco. E fu un polacco a scegliere i Romanov che iniziarono ad amministrare in sua vece, perché i Romanov erano già imparentati con sassoni, lituani olandesi e quant’altro. Quando la Polonia era una potenza scelse di contenere la Russia attraverso i legami di parentela della famiglia imperiale con l’Occidente, tanto che Caterina II sarebbe venuta direttamente dalla Pomerania. Solo la parentela con i regni centrali avrebbe condotto la Russia a risparmiarsi l’espansione verso occidente che riprese però proprio a discapito della Polonia appena quel regno venne travolto. La fermò Bonaparte e per battere Bonaparte i russi ebbero bisogno del sostegno inglese e di ben due generali francesi, uno era il re di Svezia, Bernadotte, l’altro era Moreau. Quando poi nel 1850 la Russia cercò di arrivare direttamente al mediterraneo aggirando l’ostacolo delle parentele, venne sconfitta secca in Crimea. Ma i russi hanno vinto la seconda guerra mondiale. Grazie all’America. In un anno Hitler prese un milione di prigionieri e arrivò alle porte di Mosca. Quando i russi lanciarono la controffensiva di carri a Kursk nel 1942 vennero nuovamente sconfitti. Senza lo sbarco alleato, non avrebbero mai tenuto Stalingrado. Per cui si può discutere liberamente di tutta questa capacità militare della Russia. L’unica cosa sicura è che ha perso la guerra fredda. Almeno questo andrebbe tenuto a mente.
La russia e’ sta invasa 2 volte da una parte occidentale e per 2 volte e’ stata salvata da un’altra parte del cosiddetto occidente: da inglesi e tedeschi con Napoleone e da inglesi e americani con hiltler… chi li salvera’ dai cinesi ? I vecchi gerarchi comunisti avevano chiaro quale era il vero pericolo per la russia ! Nessuno si ricorda dell’Ussuri ? ma con 150 mil. Di abitanti cosa pensano di fare ? Se non avessero le immorali bombe atomiche sarebbe finita da un pezzo ! La guerra atomica non e’ ecologicamente sostenibile, ma la tecnologia e la politica deve poter eliminare anche queste immorali armi riducendole a strumenti essenzialmente per uso civile o in mano a organismi affidabili…Cosa che non fu per la dinamite, ma qui la cosa e’ molto piu’ seria !