Degli ultimi tre governi della Repubblica, uno era convinto che isolando la gente in casa si sarebbe combattuto un virus pandemico che già si era diffuso nel nostro paese, e un altro crede di poter affrontare il fenomeno migratorio rinchiudendo i clandestini in appositi campi di detenzione. A parte che si era sul punto e si verrebbe comunque travolti, fosse stata almeno contemplata per via ipotetica una soluzione degna di una evoluta civiltà democratica dell’Occidente. Perché sembra di stare ancora nel medioevo, tanto è vero che l’unico governo che ha seguito un metodo scientifico, come la vaccinazione di massa, è stato fatto sloggiare, senza nemmeno sentire il bisogno di ringraziarlo..
Questo governo che oggi si prepara ad allestire nel paese dei nuovi centri di raccolta per i disperati che piombano sulle nostre coste, degli Stalag, insomma, e vorrebbe persino chieder loro soldi fraintendendo le norme europee è ovviamente affetto da idrofobia, tanto da mordere a casaccio il primo che gli passa davanti, ad esempio la Germania. La Germania ha il gravissimo torto di finanziare delle organizzazioni non governative che soccorrono in mare i migranti, vuole che veniamo invasi! Incredibile ma vero il governo italiano protesta con la Germania perché finanzia le attività della Comunità di Sant’Egidio eretta nel cuore di Roma, amata dal pontefice, raccomandata da almeno due dozzine di ministri dei nostri governi negli ultimi vent’anni. E poiché non si considera sufficiente l’attacco alla Germania, si insolentisce pure la Francia che ha il torto di rafforzare la frontiera a Ventimiglia. La Francia infatti dubita che l’Italia sia capace in queste condizioni di fare qualcosa di serio ed avendo naturalizzato e nazionalizzato dalla seconda metà del secolo scorso tre generazioni di migranti si trova sotto la pressione di intellettuali prestigiosi convinti che la popolazione cristiana sia già sottomessa a quella mussulmana dall”inizio del nuovo millennio. Ci sono scontri sanguinosi in Francia causa la religione dai tempi dell’attacco a Charles Hebdo ed abbiamo un ministro della Cultura che pure contesta la diffusione dell’uso del velo per difendere per lo meno la laicità scolastica, quando in Italia ci sono deputati che vogliono il crocifisso esposto in ogni luogo pubblico. Di tutto questo nemmeno ci se ne accorge. Piuttosto Salvini è sul Brennero perché bisogna, con la Francia e la Germania, attaccare anche l’Austria. Questa la condizione del paese in cui il presidente del consiglio confessa la necessità di aprire una “fase due” sull’immigrazione. Per lo meno l’onorevole Meloni si è accorta che c’è qualche problemino.
La Francia, dopo aver ricevuto il papa che invece ritiene si debba accogliere tutti, ha compreso la gravità della situazione italiana. Solo il contrasto con la chiesa metterebbe il governo in difficoltà. Macron allora ha detto che l’Italia non va lasciata sola. Se si legge la dichiarazione del presidente francese, si vede una proposta comune di impegno complesso, che contiene ovviamente elementi di ordine disciplinare, non si possono accogliere tutti i migranti, ma anche la necessitò di impiegare produttivamente e culturalmente una parte cospicua dei migranti. La Francia rispetto agli istinti meramente repressivi dell’Italia ha ancora una idea dei Lumi che cambiarono le sorti delle società europee da due secoli a questa parte. Quei lumi che il governo italiano sta consumando ad esaurimento.
Un fondamento illuministico nell’affrontare i problemi, non è detto che sia sufficiente. Perlomeno aiuta ad una qualche analisi realistica. Macron non è contrario ad investire nei paesi africani, fa solo presente al nostro governo che sono proprio i paesi africani in cui si è maggiormente investito, quelli che forniscono la maggiori quantità di migranti. Se il governo italiano avesse la pazienza di controllare i dati del ministero degli Interni a proposito dei paesi di provenienza degli arrivi, se ne accorgerebbe. Gli abitanti dei villaggi dell’Africa nera dove ci si nutre all’occorrenza dei frutti della giungla, non sentono il bisogno di spostarsi. Sono quelli che vivono nelle strade fatiscenti delle grandi città, sotto grattacieli abitati dai funzionari governativi, i pronti a partire.
Il presidente del Consiglio, ed il governo calmassero i loro bollenti ardori e iniziassero la collaborazione con il governo francese. Parigi ha una visione delle cose un po’ più esperta della nostra,
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