“Lo sviluppo del porto con il nuovo piano regolatore portuale è come stappare lo champagne”. Questo il giudizio della segreteria comunale del Partito Repubblicano di Carrara a poche ore dalla notizia dell’adozione del nuovo piano regolatore. “Il territorio alle spalle dello scalo ribolle di iniziative imprenditoriali oltre che affidabilità. La produzione legata ai grandi impianti ad alto valore tecnologico e la manifattura connessa alla nautica, sono settori affidabili per la produzione di ricchezza e la stabilizzazione sociale di imprese e lavoratori”. Settori che secondo il Pri cittadino avevano bisogno di un porto razionale come quello disegnato dal nuovo piano regolatore, capace di far prendere il largo alle produzioni. “Tutto ciò in un’ottica di sostenibilità – prosegue il comunicato dei rappresentanti dell’Edera carrarina –, visione d’insieme e equilibri fra le diverse componenti economiche e sociali. La città avrà più vicino e familiare il molo di ponente con le crociere e la nautica; la portualità e la produzione vivranno meglio nella parte di levante. Se finalmente si abbandoneranno gli schemi di una discussione ormai sterile, facendo squadra insieme alla Regione, sarà possibile migliorare la situazione della costa a sud con la programmazione di ripascimenti sistematici con sabbie dragate dal porto”. Per il Pri di Carrara si è trattato dunque “di un evento davvero importante”. Il porto attuale non era ritenuto dal Pri di Carrara più adeguato a garantire uno sviluppo armonico equilibrato e sostenibile”.
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