Il Partito repubblicano Italiano partecipa alle elezioni amministrative nel comune di Terni. Il simbolo del Pri compare all’interno di quello dell’Alleanza degli innovatori, una lista autenticamente civica, che nasce da un percorso partito cinque anni fa, che ha elaborato un progetto chiaro per cambiare il governo della città. “È un percorso nel quale ci siamo riconosciuti all’80 percento”, ha dichiarato il responsabile per Terni del Pri, Federico Salvati, nel corso della presentazione della lista, che sostiene la candidatura a sindaco di Paolo Cianfoni. Fra i candidati al consiglio comunale, Sandro Santicchia, ex presidente del sindacato nazionale Uilcem (chimica). A sostegno della Alleanza degli innovatori, oltre al Pri e all’associazione Cittadini Liberi, promotrice della lista, ci sono anche Liberaldemocratici Europei, +Europa e CiviciX, lista che fa capo al consigliere regionale dell’Umbria Andrea Fora. Salvati ha ricordato il percorso compiuto in una intervista per Terni today. “Siamo ripartiti cinque anni fa. Il segretario nazionale De Rinaldis Saponaro mi ha chiesto di rilanciare il partito in occasione delle elezioni politiche. Mi sono candidato e non sono stato eletto, ma il risultato che abbiamo ottenuto nelle urne ha fatto rifiorire il partito, attorno al quale si sono riunite persone leali e per bene.
A Terni il Pri aveva ed ha un programma per il governo della città: l’unica lista nella quale si è in gran parte riconosciuta per la condivisione dei temi è quella dell’Alleanza degli innovatori. Noi abbiamo contribuito al progetto portando i nostri temi, prima di tutto, la sicurezza. Mentre gli altri parlano solo di massimi sistemi – spiega Federico Salvati – , c’è bisogno oggi di garantire maggiore sicurezza alle famiglie soprattutto nelle ore serali: lo dicono le cronache raccontando quotidianamente episodi di rissa e violenza in città. L’altro tema che abbiamo portato è quello della revisione del piano regolatore generale: è incredibile come persistano ancora oggi delle aree di fatto non edificabili sulle quali imprese e famiglie sono costrette a pagare l’Imu. Poi abbiamo portato un nostro progetto per la valorizzazione in chiave turistica della via Flaminia. Collegare Roma al porto romano di Otricoli in un percorso che veicoli i turisti dalla Capitale da Carsulae, sino alla cascata delle Marmore e da questa, con un percorso fluviale a Piediluco, fino alla Valle Santa, consentendo così di raggiungere anche la vicina Greccio. La navigabilità del fiume è stata rovinata dalle centrali idroelettriche, invadendo l’alveo del fiume con le piante. Infine – ha concluso Salvati – un tema sul quale insistiamo molto, ovvero quello di un serio spoil system, che punti sul merito, valorizzando professionalità che sin qui sono state accantonate e togliendo dagli uffici funzionari residuo della vecchia nomenclatura di partito. Molti di questi funzionari bloccano lo sviluppo economico della città.