Fortuna vuole che l’Italia può decidere a proposito delle armi all’Ucraina quello che le pare. Gli Ucraini sono infatti armati dall’America e dall’Inghilterra e lo sono da quando noi si passava il tempo a discutere della variante Omicron e ancora lo saranno, mai dovessimo seguire gli utili consigli dei nostrani Montanari, Orsini, Pagliarulo che ascoltiamo ogni sera su ogni televisione. A questa bella compagnia si è aggiunto e sicuramente non poteva mancare, l’avvocato Conte.
Il movimento Cinque stelle ha infatti tenuto il consiglio nazionale per decidere di dover applicare la carta delle nazioni unite sulla legittima difesa. La grande trovata di Conte è che non possiamo mandare armi che esulino dalla carta dell’Onu, magari delle orribili armi offensive e ha chiesto al governo di venire a riferire in aula le sue intenzioni. Mandiamo agli ucraini delle fionde. Quale sarebbe infatti secondo l’avvocato Conte il concetto di legittima difesa da applicare per un paese che viene bombardato da due mesi, dove intere città sono state rase al suolo e gli abitanti ridotti nei bunker per sopravvivere? Sarebbe più dignitoso dire semplicemente che l’Ucraina deve essere spartita perché noi non vogliamo combattere per motivi economici o politici i russi. Vogliono riprendersi l’Ucraina, la Moldavia, i paesi baltici? Ma sì, perché mai ostacolarli. Questo ci risparmierebbe il disprezzo di Orsini, che francamente ha stufato, rasserenerebbe Pagliarulo, che non si capisce cosa ci faccia all’Anpi e rappresenterebbe una grande vittoria per un amante della pace come Conte. La pace russa fatta sulla libertà e l’indipendenza degli altri.
È chiaro che simile posizione sia stata rafforzata dopo che il ministro degli Esteri Lavrov continua a dire che andando avanti così siamo ad un passo dalla guerra mondiale. C’è solo da dubitare che la Cina si faccia coinvolgere in questo scenario, i russi si illudono a proposito e soprattutto che questa sedicente guerra mondiale possa avere uno sbocco nucleare. Perché se lo schema di Lavrov è la crisi del 1962, come ha detto, la soluzione c’è già stata, ovvero la Russia dovette ritirarsi. Non lo fece per amore dell’umanità, non ne prova nessuno, ma semplicemente perché Crusciov non era in grado di competere direttamente con l’America di Kennedy e la Russia di Crusciov era parecchio più forte della Russia di Putin, mentre l’America di Kennedy era molto più debole dell’America di Biden. Non si può dire se Lavrov e Putin se ne rendano conto, certo qualcuno al Cremlino esperto di armamenti nucleari ci deve pure essere dato che Putin sta procedendo a delle epurazioni sistematiche dei traditori paragonati ai moscerini, e quindi parecchi.
Da noi non sappiamo quanti siano invece esattamente la pletora dei sostenitori delle idee di Conte e compagnia cantante. Visto che l’Italia viene accusata di essere un satellite della Nato c’è per lo meno una buona notizia, nei paesi della Nato si vota liberamente, per cui presto con le prossime elezioni potremo contare coloro che difendono il blocco dell’occidente e quelli che pensano che tra Macron e la Le Pen non valga la pena schierarsi, che se i russi colpiscono un paese Nato, l’Italia debba proclamarsi neutrale. L’esempio kennediano è lontano, è vero. Al posto della lotta e del coraggio si chiedono la resa e la vigliaccheria e questa con una suprema serenità d’animo tanto sono gli altri ad essere bombardati. Noi siamo quelli che continuano a pensare che non si cede alle dittature, a nessuna condizione, soprattutto poi, quando la vera potenza è la Nato non certo la Russia.