La rivista Formiche ha pubblicato domenica scorsa un’intervista al segretario del Pri Corrado De Rinaldis Saponaro. Saponaro ha ricordato come alle elezioni del 25 settembre il Pri aveva stretto un accordo con Italia Viva, ma che con l’ingresso di Azione i candidati repubblicani sono stati richiesti solo in alcune zone d’Italia. “Resta comunque il fatto che il Pri intende “rivendicare una posizione ‘terza’ rispetto alle due coalizioni”.
Sui primi passi del governo Meloni, Saponaro ha sottolineato “alcuni aspetti positivi nell’intervento di insediamento del premier alla Camera”. Forte la delusione per l’introduzione della norma anti-rave, “sarebbe stato decisamente meglio presentare un disegno di legge da discutere in parlamento”, ha detto Saponaro e la proposta di alzare il tetto del contante, che non “una priorità” della vita nazionale. Il giudizio sul governo del segretario del Pri è comunque molto positivo per il sostegno annunciato a famiglie e imprese sul caro energia ed in particolare “la linea assunta verso un’implementazione dell’estrazione di gas dai nostri mari”.
Saponaro ha invitato il governo a “tenere la barra dritta sul cuneo fiscale”, in modo di lasciare ai lavoratori qualcosa nelle tasche “per contrastare una spirale inflattiva sempre più preoccupante”. Sulle questioni internazionale il segretario repubblicano ritiene il posizionamento del governo a favore dell’Ucraina nell’ambito del conflitto più che chiaro. “Su questo non possiamo che essere concordi con il presidente del Consiglio”. Piuttosto l’onorevole “Meloni deve evitare di alzare muri ed evitare di lavorare nella direzione di creare una federazione di stati”. Per il segretario repubblicano bisogna evitare “qualsiasi strada che conduca verso l’isolamento” dell’Italia in Europa e che “mai come ora occorre lavorare per l’unità dell’Unione europea”.
Quanto alle recenti manifestazioni di piazza per la pace, Saponaro ha parlato di due sinistre. “Una baldanzosa, che gongola perché i sondaggi la danno in ripresa. E un’altra imbronciata e rugosa per via delle forti divisioni interne”. Per Saponaro i problemi che affliggono il Pd sono “molto profondi”. Il presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini, di cui Pri apprezza l’impostazione amministrativa, mai dovesse decidere di candidarsi alla segreteria, farebbe “molta fatica”. Soprattutto se in quel partito c’è ancora chi mostra “nostalgia dell’alleanza con il Movimento 5 Stelle”.