Nella condizione di arroganza che li caratterizza è plausibile che Putin e la sua cricca, escluse alcune voci isolate e poi tacitate, la Nabiullina, il capo dei servizi segreti, Nyskirn, fossero convinti che l’invasione del 2022 sarebbe stata come quella del 1918. Allora l’Armata Rossa guadò il Dnepe e tempo cinque minuti le brigate cosacche che presiedevano Kyiv lasciarono la città e “non si videro mai più”, come scrive Bulgakov nella sua La guardia bianca. Al Cremlino dovevano essere convinti che all’Europa non importasse un bel niente dell’Ucraina. Un mondo occidente stordito dal covid, preoccupato della vira dei suoi vecchietti, si ritira dall’Afghanistan malamente e bada ai suoi affari. Più o meno lo stesso che pensava Saddam quando invase il Kuwait, non fosse che Putin la faceva più grossa, perché l’Ucraina è uno stato di 50 milioni di abitanti, che reclama la sua indipendenza dal tempo di Carlo di Svezia e questo lo ricordava Voltaire. Ma se neanche il Kaiser aveva onorato la promessa all’Etmano di difendere l’Ucraina dai bolscevichi che aveva scatenato, figurarsi se gli americani avrebbero fatto qualcosa. Putin aveva umiliato Obama e quello gli aveva asciato riprendere la Crimea
Solo sulla base di una simile convinzione errata si è potuto assistere al più grande disastro bellico dell’intera storia militare , dove una forza della metà di quella con cui Breznev invase la Cecoslovacchia, pretendeva di dispiegarsi a tenaglia su un paese grande il triplo e con il triplo della popolazione, in colonne e in campo aperto, senza rifornimenti, con le divise da parata negli zaini. I russi dovevano entrare a Kyiv fra ali di folla entusiasti. Hanno lasciato le scie dei carri distrutti sulle autostrade per centinaia di chilometri. In pratica l”invasione è stata fermata dai droni turchi che planavano su bersagli privi di copertura. Dopo di che è evidente che l’appoggio occidentale per quanto minimale fosse, l’Ucraina non ha aviazione, non ha marina, deve essere assistita nell’uso delle batterie missilistiche, ha fatto il resto richiudendo i russi nei confini delle repubbliche indipendentiste. Adviidka, il loro unico successo in due anno dopo Mariupol, Bakmut p dubbio che si possa considerare tale, è circa mille metri oltre a quelli e ogni metro è costato decine di morti. La Russia ha già perso trecentomila effettivi, quando in dieci anni di occupazione dell’Afghanistan ne aveva persi 25 mila, quando gli americani in tutta la guerra del Vietnam, dodici anni, hanno subito combattendo contro l’esercito che aveva sconfitto la Francia, 50 mila uomini in tutto. Una tale catastrofe bellica, ha persino convinto Zelensky di tentare una controffensiva senza disporre nèi degli uomini, n+ dei mezzi. Russi ed ucraini sono la stessa etnia e sono portati a commettere gli stessi errori di temperamento, Gli ucraini si correggono più facilmente. Putin nemmeno davanti al disastro, si è fermato un attimo a riflettere, per capire che non sono gli occidentali a volere l’Ucraina indipendente. Agli occidentali non gliene fregherebbe niente. L’Unione sovietica aveva l’Ucraina e vedi la fine che ha fatto. Sono gli ucraini che non vogliono più stare sotto i russi. Questo Putin non lo capisce, non lo vuole capire, piuttosto risale al contrario la corrente della storia e non ha nessuna speranza di scamparla.
Gli occidentali sono rimasti più impressionati della sorte di Navalny che dall’aggressione all’Ucraina, perché colpire il dissenso li ha riportati tutti al fantasma dell’Unione sovietica, nessuno si ricorda più la minaccia zarista che era persino peggio. Per la prima volta in due anni si è sentito il ministro britannico Cameron e poi il presidente statunitense Biden, non limitarsi ad assicurare il loro sostegno all’Ucraina, ma sottolineare che Putin la deve pagare cara e che se non la paga cara, ha detto Biden, quello continuerà a versare sangue. Se Putin voleva essere ricordato come il mostro del nuovo millennio ci è riuscito. Sarà tale da oscurare Hitler e farà la stessa fine. Il suo vantaggio era che l’occidente non aveva particolare confidenza con una Regione che era sempre stata considerata russa e tutto sommato aveva ancora tenuto aperto un filo con Mosca. Il tredicesimo pacchetto di sanzioni, non ferma la guerra e finora non ha nemmeno particolarmente rallentato l’economia russa. Questo oggi significa solo che saranno adottate misure straordinarie per rovesciare il regime di Putin, Il mondo occidentale può cedere volentieri un pezzo di terra per salvare la pace. Non può cedere invece sui principi che lo fondano altrimenti cessa di esistere. Anche per l’occidente la guerra in Ucraina è diventata una questione di vita o di morte e Putin se ne accorgerò presto.
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