Così come Giaime Pintor scriveva nel suo memoriale che i soldati del Reich erano i poeti del Reich, i soldati della Russia di Putin sono i poeti della Russia di Putin. I soldati del Reich, ancora dopo 6 anni di guerra descrivevano Hitler come il santo che li aveva guidati al trionfo e al riscatto dell’onore perduto sui campi di battaglia. Praticamente dall’annessione dell’Austria, sino alla sconfitta delle Ardenne questa era la loro visione del Fuhrer. I soldati di Putin passati 6 mesi di combattimenti in Ucraina dicono che Putin è semplicemente un pazzo. Soltanto un pazzo li avrebbe gettati senza preparazione e mezzi sufficienti in un paese completamente ostile in cui sono ridotti a distruggere villaggi, ammazzare e torturare la popolazione per poi fuggire davanti al nemico come stanno facendo. Solo un pazzo fra le macerie e le fosse comuni, indice un referendum senza controllo internazionale alcuno nei territori ancora occupati da quei suoi disgraziati di soldati. E ancora solo un pazzo promuove una mobilitazione parziale per rimpolpare un esercito spedito al massacro senza riserve, con il risultato che le frontiere della Russia sono intasate dalla popolazione in fuga per evitare di venir richiamata alle armi.
Pensare che davanti a tutto questo vi sia chi discuta su chi mai avrebbe sabotato il Nord Stream lascia come minimo interdetti. Non è interesse della Russia danneggiare le sue strutture e a Putin comunque sarebbe bastato chiudere i rubinetti, Premesso che i russi incendiarono Mosca senza fiatare, figurarsi cosa gliene frega loro di un condotto che passa nel baltico, un pazzo come Putin il rubinetto lo lascia aperto. Invece si mette a blaterare del suo tema preferito, ovvero della disgregazione dell’occidente grazie all’effetto di terrore che riesce a promanare uno che quando fa alzare un bombardiere in volo quello rischia sempre di schiantarsi sulla pista.
Eppure l’unica trovata sensata di Putin è proprio questa, non la sconfitta dell’ esercito ucraino che continua così e gli arriverà in casa, ma la disgregazione occidentale. Vi è il fondamento storico delle guerre europee che si sono tenute per più di seicento anni. Prima spagnoli e francesi, poi spagnoli ed inglesi, inglesi contro francesi e francesi contro tedeschi. Tutte queste nazioni si sono battute quasi con cadenze regolari e a secondo delle epoche proprio a dimostrazione di quante profonde divisioni corrono nell’occidente e covino sotto la cenere. La r Russia potrebbe anche contarci, Resta il fatto che la Russia non ha mai vinto una guerra senza essere alleata o dell’Inghilterra, contro Napoleone o dell’America, contro Hitler. Da sola la Russia è riuscita ad essere sconfitta persino dalla Finlandia. Per cui è pienamente lecito che la Russia possa sempre sperare che il futuro governo italiano rivoglia il suo gas, o che Francia e Germania entrino in competizione fra loro e persino nella inconsulta simpatia dell’Ungheria, la stessa ’Ungheria che i russi soffocano nel sangue dai tempi del vecchio Zar.
Purtroppo per Putin basta che l’America e l’Inghilterra tengano il punto per finire lui e la sua cricca criminale a gambe all’aria e molto prima di quanto possa immaginare. Basta chiederlo ai suoi soldati per capirlo.
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