giovedì, 30 Marzo 2023
  • Login
LA VOCE REPUBBLICANA
Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Editore: Partito Repubblicano Italiano
  • Home
  • Attualità
    • Guerra in Ucraina
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Economia
  • L’editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
    • Guerra in Ucraina
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Economia
  • L’editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
No Result
View All Result
LA VOCE REPUBBLICANA
No Result
View All Result

Bisogna esser chiari: no, sempre e comunque, alla pena di morte

Alexandro Ascoli di Alexandro Ascoli
2 Marzo 2023
in Israele e Medio Oriente
0
Condividi su FacebookTwittaCondividi su WhatsApp

Per me, questo, è sempre stato un principio imprescindibile. Oltre tutto, per noi italiani e repubblicani, la pena di morte ha sempre rappresentato l’odioso marchio di fabbrica di tutte le monarchie, le autocrazie e le dittature. È per questo che sono rimasto profondamente scioccato quando ho letto che un Comitato Ministeriale israeliano ha dato il via libera ad una proposta di legge che intende legalizzare la pena di morte per le persone accusate di terrorismo.


No, non condividerò mai una tale proposta, e nemmeno, semplicemente, un tale atteggiamento mentale. Nell’ebraismo non c’è nulla di più sacro della vita. L’Chaim! Alla vita! È l’augurio che ci si scambia in ogni brindisi, e l’idea che dobbiamo assimilarci a chi esalta il martirio mi fa ribrezzo. Detto questo affinché sia chiaro, nutro una speranza, cioè che questa proposta sia un contrappeso da mettere su uno dei piatti della bilancia. Come ho già avuto modo di dire, dopo tanto tempo e tanto allontanamento reciproco, solo un governo di destra, di estrema destra, come quello Netanyahu, può tornare a fare concessioni ai palestinesi senza che ci sia qualcuno, ancora più a destra, che le boicotti. Ricordiamo tutti che fu proprio il più falco dei falchi, Ariel Sharon, che riuscì a smantellare tutti gli insediamenti ebraici nella striscia di Gaza ed a cedere alla ANP la striscia.

Purtroppo, Hamas, a colpi di kalashnikov, ha esautorato l’Autorità Nazionale Palestinese ed ha preso il potere su tutta la striscia ed a Gaza City, instaurando una teocrazia islamista e trasformando il territorio, ad esclusiva autorità araba, in una spina nel fianco di Israele, con continue infiltrazioni terroristiche e lancio di migliaia di razzi sul territorio israeliano. Oggi, paradossalmente, la situazione è più grave. Il fronte interno arabo-israeliano è maggiormente ostile. Nuovi gruppi armati sono apparsi in Cisgiordania, gruppi meno strutturati e, per questo, più difficili da contrastare. Gli scontri armati si sono fatti più sanguinosi perché questi gruppuscoli hanno maggiore carattere locale, non hanno una seconda o terza linea dove ritirarsi, quindi tendono a combattere in accesi scontri a fuoco dentro i loro villaggi d’origine. Hamas e Jihad Islamico Palestinese hanno aumentato la loro potenza di fuoco, i rifornimenti ed i finanziamenti iraniani hanno consentito di implementare il loro arsenale con droni kamikaze. L’Iran, coi suoi Pasdaran prova, ogni giorno, a piazzare rampe missilistiche sul Golan siriano, mentre Hezbollah, in Libano, ha fatto esperienza nel conflitto Siriano ed ora è pronto a scatenare i suoi veterani ed il suo nuovo arsenale contro lo Stato Ebraico.


A questo si aggiunga la aumentata pressione mediatica, sia in USA, sia in Europa, e la nuova strategia politica basata sull’accusa di Apartheid che dovrebbe costringere Israele ad una soluzione binazionale, anziché a due stati. Soluzione demograficamente impossibile da percorrere perché renderebbe contestualmente gli ebrei minoranza nel loro stato costringendoli a fare la fine dei cristiani maroniti libanesi.
Allora perché sperare in un contrappeso quando queste decisioni così estreme appaiono motivate da un irrigidimento e da una radicalizzazione delle posizioni? Perché mentre tutto appare perduto, Stati Uniti, Giordania ed Egitto sono riusciti a far tornare, ufficialmente, ad un tavolo ANP, OLP e Stato d’Israele. Nel meeting che si è tenuto ad Aqaba è stato redatto un primo documento d’intenti per raggiungere una de-escalation del conflitto.


Sul documento si legge, soprattutto, che: Israele ed ANP torneranno a collaborare nella prevenzione del terrorismo.
La Giordania continuerà a garantire, attraverso il Waqf la tutela dei luoghi santi dell’Islam sul Monte del Tempio. Israele congelerà per i prossimi 6 mesi ogni nuova autorizzazione ad insediamenti ebraici in Giudea e Samaria. Ma, principalmente, si è già fissata una seconda data per verificare l’avanzamento ed i progressi della nuova strategia di collaborazione. La nuova data sarà ad aprile e la riunione si terrà in Egitto. Gli ultimi due attentati, in cui sono morti 4 ragazzi israeliani, proprio durante il summit, dimostrano quanto ogni tentativo di dialogo terrorizzi chi ha fatto, della lotta armata, la sua ragion d’essere.


Hamas ha immediatamente ripreso il lancio di razzi e, stranamente, Israele ha risposto bombardando la striscia su bersagli vuoti, come a dimostrare la sua buona volontà di non minare i colloqui. Ma quegli stessi colloqui, in Israele, potrebbero disturbare gli ambienti più radicali tra quelli che sostengono il governo. Potrebbero portare alla caduta dell’esecutivo, e ad una ulteriore escalation. Ecco dunque il motivo, possibile, per concedere alle frange di governo più a destra, qualcosa per cui sentirsi soddisfatti. Le politiche israeliane con gli arabi sono sempre state dettate dal pragmatismo. Gli accordi di Abramo hanno permesso la normalizzazione con stati arabi che neanche riconoscevano l’esistenza di Israele e, non è escluso, che persino alcuni governi mediorientali, possano vedere di buon occhio un inasprimento del trattamento di quelli che, anche loro, vedono come terroristi, soprattutto di quei gruppi eterodiretti dall’Iran. La proposta, dunque, nonostante le apparenze, può essere strumentale ad un nuovo corso nei rapporti con i vicini arabi, palestinesi e non, e non è detto che verrà mai messa realmente in atto.


Va ricordato che, in linea teorica, l’ordinamento israeliano già contempla la pena di morte ma questa venne applicata esclusivamente nei confronti del criminale nazista Adolf Eichmann dunque la possibilità che questa decisione sia più propagandistica che pratica ha un suo fondamento ed alimenta la speranza. Rimaniamo in attesa dei prossimi sviluppi confidando nella straordinaria maturità e consapevolezza della Democrazia Israeliana che, finora, ha resistito a 74 anni di pressioni e di guerre. Uno stress test a cui non molte altre democrazie avrebbero resistito.

Alexandro Ascoli

Alexandro Ascoli

Altri Articoli

Aqaba può essere la svolta. Forse

Aqaba può essere la svolta. Forse

Oggi ad Aqaba, in Giordania, si stanno tenendo incontri ad altissimo livello, tra esponenti della sicurezza israeliana e quelli dell'Autorità...

Una guerra segreta tra Iran e Israele

Una guerra segreta tra Iran e Israele

Nemmeno un anno dopo l'ascesa al potere di Khomeini, l'Iran si trova ad affrontare un pericolo mortale, l'espansionismo di Saddam...

La guerra segreta tra Iran e Israele, le premesse…

La guerra segreta tra Iran e Israele, le premesse…

Solo chi non segue da vicino le vicende che interessano il Medio Oriente allargato può pensare che la rivalità tra...

Antony Blinken in Israele

Antony Blinken in Israele

La visita, in Israele, del Segretario di Stato USA, Antony Blinken, cade in un momento di eccezionale tensione tra Israeliani...

Prossimo articolo
La società aperta di Conte e Speranza

La società aperta di Conte e Speranza

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Consigliati

Cresce il Pri, cresce Ravenna. Il Pri comunale e provinciale a Congresso

Il congresso del Pri di Ravenna, democrazia ed energia

La lotta per la Crimea, lotta di liberazione per l’Ucraina, Draghi al vertice Ue

Articoli Popolari

  • Il documento della Direzione Nazionale del Pri dell’8 agosto

    812 Condivisioni
    Condividi 325 Tweet 203
  • Il documento della Direzione nazionale del 28 luglio

    731 Condivisioni
    Condividi 292 Tweet 183
  • Barbero, l’inutilità della filosofia e il segreto dei Templari

    714 Condivisioni
    Condividi 286 Tweet 179
  • La Costituente Repubblicana Liberaldemocratica, De Rinaldis Saponaro al Consiglio nazionale

    703 Condivisioni
    Condividi 281 Tweet 176
  • Lutto nel Pri. È morto Francesco Nucara

    683 Condivisioni
    Condividi 273 Tweet 171

LA VOCE REPUBBLICANA

Giornale di politica e attualità fondato nel 1921

Edizione online iscrizione n.136 del 02/12/2020
del Tribunale Ordinario di Roma
Direttore Responsabile: Paolo Morelli
Direttore Politico: Riccardo Bruno
Coordinamento direzione: Mauro Cascio

  • Privacy e Cookie Policy

© 2022 La Voce Repubblicana - Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Partito Repubblicano Italiano

No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità / Politica
    • Guerra in Ucraina
  • Economia
  • L’Editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Privacy e Cookie Policy

© 2022 La Voce Repubblicana - Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Partito Repubblicano Italiano

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Cookie Policy
Sul nostro sito web utilizziamo i cookie per offrirti l'esperienza più pertinente possibile ricordando le tue preferenze nelle successive visite. Cliccando su "Accetta tutti", acconsenti all'uso di TUTTI i cookie. Tuttavia, puoi visitare "Configurazione Cookie" per fornire un consenso controllato.
Configurazione CookieAccetta Tutto
Revisione consensi

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA